La Gazzetta dello Sport, 5 agosto 2016
Mourinho sarà accusato di mobbing da Schweinsteiger
A un anno dal caso della dottoressa Eva Caneiro, licenziata e poi risarcita dal Chelsea per chiudere il contenzioso, Josè Mourinho potrebbe finire di nuovo in tribunale. Questa volta il portoghese, da pochi mesi al Manchester United, potrebbe essere accusato per il trattamento riservato a Bastian Schweinsteiger. Il 32enne campione del mondo, infatti, non rientra nei piani di Mou che lo ha spedito ad allenarsi con la squadra under 23 dei Red Devils.
L’ATTACCO DI KALLE Un provvedimento che era stato criticato aspramente da Karl-Heinz Rummenigge, presidente del Bayern, il club del quale Schweini è stato una bandiera per 13 stagioni prima del passaggio allo United della scorsa estate. «Quando ho letto la notizia – ha attaccato Kalle – non volevo crederci. Mourinho lo sta umiliando, il Bayern non si comporterà mai così nei confronti di un suo giocatore. Schweinsteiger è un giocatore chiave, un campione del mondo, ha una sua personalità e un comportamento eccezionale. I giocatori dovrebbero pensarci due volte prima di andare in un club che si comporta in questo modo quando non li vuole più».
MOBBING Se Rummenigge ne fa una questione di stile, per Dejan Stefanovic, rappresentante del sindacato internazionale dei calciatori, FifPro, la questione è più serie perché il manager portoghese potrebbe anche essere accusato di mobbing, finire in tribunale e rischiare addirittura il carcere. «Si tratta chiaramente di mobbing – ha dichiarato Stefanovic alla BBC – in Slovenia, avremmo incriminato Mourinho e chiesto il massimo della pena, vale a dire tre anni di prigione. Schweinsteiger dovrebbe girare alla Federazione internazionale dei calciatori professionisti la sua denuncia e io potrei rivendicare una sanzione per il portoghese».
ESUBERO Tutto potrebbe rientrare se il centrocampista tedesco campione del mondo in Brasile nel 2014 riuscisse a trovare una nuova destinazione entro il 31 agosto. Le ipotesi che erano state avanzate, comprese quelle di un futuro italiano (Milan e Inter sembravano interessate) si scontrano con il nodo dell’ingaggio, molto alto per un giocatore non più giovanissimo e, soprattutto, con tantissime battaglie nel suo passato. La strada romantica del ritorno a casa, sembrava suggerita proprio dalle parole di Rummenigge che nei giorni scorsi aveva fatto una mezza apertura al riguardo. A chiudere quello spiraglio ha però provveduto proprio Carlo Ancelotti nel dopo partita della sfida contro il Real: «Schweinsteiger non rientra nei nostri piani – ha affermato il tecnico italiano da questa estate in Baviera – È un giocatore fantastico, ma non è il momento per lui di tornare al Bayern. Sarà il Manchester a decidere dove giocherà, non è un affare mio». Ma di Mourinho, quindi. Che almeno ai rumors proveniente da Manchester non sembra intenzionato a fare marcia indietro. Nemmeno davanti al rischio di tornare in tribunale.