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 2016  luglio 30 Sabato calendario

Cairo ha chiesto la convocazione dell’assemblea di Rcs per nominare un nuovo cda

Cairo Communication ha chiesto la convocazione dell’assemblea di Rcs per la settimana del 12 settembre. Dopo aver conquistato quasi il 60% del gruppo editoriale, Urbano Cairo, dunque, non perde tempo e punta ad accelerare l’ingresso formale nel consiglio di amministrazione di via Rizzoli già a partire dalla prossima settimana, quando si terrà il board della semestrale.
Secondo quanto comunicato ieri in una nota diffusa da Rcs, all’ordine del giorno dell’assise convocata da Cairo c’è la revoca dell’attuale consiglio di amministrazione e la nomina del nuovo consiglio e del presidente della società. Tecnicamente però il processo potrebbe essere più rapido. Come precisato da Cairo nella sua richiesta inviata al cda, l’ordine del giorno dell’assemblea potrebbe essere semplificato, omettendo il punto sulla revoca del consiglio in carica, in caso di dimissioni di almeno 5 degli attuali consiglieri. La prossima settimana, il 3 agosto, si riunirà infatti il board di Rcs per esaminare i conti. E alla luce di ciò l’editore alessandrino ha chiesto che al prossimo consiglio del 3 agosto almeno 4 degli attuali membri rinuncino al loro mandato con effetto immediato, per consentire di integrare il consiglio con nuovi amministratori espressione del nuovo azionista di controllo. Un quinto consigliere invece potrebbe rinunciare all’incarico a far data dell’assemblea.
Tutto pronto, dunque, per il cambio di controllo non solo azionario ma anche operativo. È atteso che la prossima settimana i membri del board, tra cui l’attuale ad Laura Cioli e il presidente Costa, facciano spazio a Cairo, in modo che l’editore possa immediatamente iniziare il suo piano per il gruppo di via Rizzoli.
Ieri è anche emerso che la quota di controllo della famiglia Cairo nella società Cairo Communication si è diluita dal 72,8% al 52,8% lo scorso 21 luglio, in seguito all’esecuzione della prima tranche di aumento di capitale al servizio dell’Opas su Rcs Mediagroup. Così come dagli aggiornamenti Consob si registra che Vanguard aveva in mano il 2,97% di Rcs lo scorso 22 luglio, ultimo giorno dell’Opas di Cairo Communication, così come Armonia, società della famiglia Rotelli che aveva fatto sapere di voler conferire metà del proprio pacchetto a Cairo e l’altra metà all’Opa di Imh, alla stessa data risultava avere in mano l’1,74% (dal 3,48%).
Sullo sfondo resta poi la battaglia legale. Diego Della Valle giovedì scorso ha fatto sapere che insieme ad Andrea Bonomi e Marco Tronchetti Provera ha fatto ricorso al Tar del Lazio per bloccare l’Opas di Urbano Cairo. Un ricorso per «proteggere» il suo investimento da «220 milioni» rivolto alla Consob e non contro il vincitore della partita
Una contestazione che non si rivolge ad un atto della Consob, ma all’atteggiamento tenuto nel corso dell’intera vicenda.
In effetti la Commissione non ha emesso nessuna delibera e dunque non c’è nulla da impugnare, se non la decisione assunta di fronte all’esposto fatto dalla cordata rivale ( e personalmente da Della Valle e dal socio Pirelli) a Cairo per sospendere l’Opas lo scorso 21 luglio. La Consob aveva lasciato che l’offerta facesse il suo corso, ritenendo che non ci fossero elementi per bloccarla a seguito di una valutazione fatta l’indomani, prima che aprisse la Borsa.