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 2016  agosto 01 Lunedì calendario

La calda estate di Mino Raiola, l’uomo capace di trasformare calciatori in oro

Qualche ora fa era a Ibiza, a festeggiare i 72 anni di Adriano Galliani. Accanto a lui, a tavola, c’era pure il “rivale” Jorge Mendes, l’agente di Mourinho e C. Ronaldo. Mino Raiola è così: trasversale. Amico anche dei suoi concorrenti, perché quando c’è da fare soldi amici e nemici non esistono. E Mino i soldi li sa fare: partito con la famiglia da Nocera Inferiore, trasformò una panineria in un ristorante esclusivo di Haarlem. Ha preso lo sgraziato ex centravanti del Malmoe, un certo Zlatan Ibrahimovic, rendendolo uno dei calciatori più pagati al mondo. A ore chiuderà l’affare più caro della storia del mercato: Pogba al Manchester Utd per 116 milioni, la cifra più alta mai spesa. E 23 a lui, a Raiola. Mr 20%, come la quota garantita per lui dal contratto di cessione del francese. C’è chi dice che in carriera abbia guadagnato 300 milioni: di certo a un mese dalla fine del mercato ne ha incassati 30 e movimentati 500 tra valore dei trasferimenti, stipendi e percentuali. Qualcuna l’ha versata lo United di Mourinho (guarda caso, l’uomo simbolo della scuderia Mendes): con il club ha aperto una joint-venture: in un mese a Manchester ha portato, oltre a Pogba, pure Ibrahimovic, addirittura a costo zero. E prima l’armeno Mkhitaryan per 42 milioni, più un bonus da 8 milioni alla firma: c’è chi dice fossero il prezzo del suo lavoro.
I club lo temono: al Barça nell’affare Ibrahimovic strappò per sé un quinquennale da 1,2 milioni, come un top player. Il Real ha rinunciato più volte a Zlatan per non trattare con lui. La Roma teme ci sia lui dietro i malumori di Manolas, visto che da una cessione del greco guadagnerebbe pure l’Olympiacos del presidente Marinakis, grande amico di Mino.
Raiola chiama i giornalisti “pappagalli” perché sa di non averne bisogno: sono loro a cercare lui. La settimana scorsa mentre Pogba intasava instagram di foto in piscina, la Juve provocò con un tweet in inglese («C’è chi è in vasca e chi suda in campo»). Lui suggerì al ragazzo di rispondere con una foto: cappellino e scarpe rosso Manchester. Scacco. Ecco, Manchester: al netto di un solo colloquio tra i club, la trattativa tra i Diavoli e la Juve l’ha condotta lui: ha strappato persino uno sconto ai bianconeri, da 120 a 110 milioni. A un patto: che lo United garantisse la sua quota.