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 2016  agosto 01 Lunedì calendario

Anche i cavalli di Rio volano in prima classe: tra mele, carote e assistenza veterinaria

Altro che biadaccia e puzze varie. Dodici ore di viaggio, trattamento superlusso: i primi cavalli (circa 60) di 12 squadre dei concorsi di equitazione (Australia, Zimbabwe, Giappone, Brasile, Italia, Nuova Zelanda, Canada, Irlanda, Cina, Gran Bretagna, Germania, Belgio) sono arrivati a Rio su due cargo dell’esperta compagnia Peden Bloodstock provenienti da Londra fra venerdì e sabato, ognuno con una trentina di ospiti, fra i quali La Biosthetique Sam FBW, figlio di Stan The Man (non è Wawrinka) e Halla, per gli amici confidenzialmente Sam, campione olimpico a Londra 2012 guidato da Michael Jung, cavallo ancora in ottima forma nonostante i suoi 16 anni (ha sostituito il più giovane FischerTakinou infortunato). Con lui altri colleghi dai nomi come sempre creativi (c’è anche il belga Tiamo). Dopo essere state visitate alla dogana, le facoltose bestie hanno viaggiato in business. Ognuna di loro si è sistemata nitrendo in una stalla appositamente progettata. Durante la permanenza a bordo della scuderia volante i cavalli avevano le zampe compresse da una bendatura rigida e le loro casette ben refrigerate erano predisposte per evitare che gli animali risentissero di movimenti bruschi al decollo e all’atterraggio o di eventuali turbolenze. Garantita anche l’assistenza veterinaria, soprattutto nel caso in cui qualcuno degli ospiti avesse uno scatto di nervi guardando un film, si presume “Seabiscuit” o “L’uomo che sussurrava ai cavalli” (pronti robusti sedativi). «Li trattiamo come gli atleti», ammettono dal Comitato organizzatore che in forza del regolamento approvato prima dei Giochi di Sydney del 2000 deve accollarsi le non banali spese del complicato trasferimento (i dirigenti di Rio 2016 hanno preferito glissare sul prezzo pagato). Più che altro ricordano le macchine di Formula Uno quando si spostano da un continente all’altro. I cavalli hanno ricevuto acqua costantemente e cibo ogni tre ore. I “pasti” erano serviti da tecnici del settore che in casi del genere si trasformano in veri e propri steward dedicati: si poteva scegliere fra mele e carote. Sono sbarcati attraverso una rampa speciale costata agli organizzatori e alla società degli aeroporti di Rio de Janeiro 900 mila euro. In tutto saranno 11 i voli equini per un totale di 236 cavalli, ossia qualcosa come 17 tonnellate di animali, etto più etto meno, 10 di equipaggiamento agonistico e 6 di alimenti. Al Centro de Hipismo olimpico di Deodoro, 20 mila posti, la corsa alle medaglie inizierà sabato 6 agosto con gara-1 del dressage (per l’Italia andrà in scena Valentina Truppa). Distribuiti nei 12 giorni di competizione, sono attesi 250mila spettatori.