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 2016  luglio 30 Sabato calendario

Il Monte dei Paschi di Siena «è la banca meno solida d’Europa» • L’appello della comunità islamica italiani ai musulmani: «Andate in chiesa con i cattolici» • Papa Francesco ad Auschwitz • Bombe in Siria sull’ospedale di Save the Children • È morta Marta Marzotto

  Mps Il Monte dei Paschi di Siena viene sonoramente bocciata dagli stress test («È la banca meno solida d’Europa») ma anticipa l’effetto negativo con la vendita di tutte le sue sofferenze ad un prezzo più alto delle attese e vara un aumento di capitale da cinque miliardi di euro per finanziare l’intera operazione. La Banca centrale europea dà il via libera al piano di salvataggio (Paolucci, Sta).

Chiesa La Comunità religiosa islamica italiana (Coreis) ha lanciato un appello ad andare nelle chiese oggi e domani come gesto di fratellanza con i cattolici. L’associazione intende esprimere «solidarietà e compassione» ai cristiani e a padre Jacques Hamel, il prete massacrato martedì 26 luglio da due terroristi islamici nella sua chiesa parrocchiale di Saint-Etienne-du-Rouvray, vicino a Rouen. Così, oggi e domani, prima della celebrazione eucaristica, delegati della Coreis porteranno il saluto in chiesa al vescovo e al parroco a Roma, Milano, Novara, Genova, Verona, Sondrio, Ventimiglia, Brescia, Vicenza, Fermo, Siena, Piacenza, Brindisi, Palermo, Agrigento e Torino. Per il cardinale Bagnasco è un «chiaro rifiuto del fanatismo che porta al terrorismo e alla barbarie omicida». È «un sostegno cruciale» per isolare i terroristi, perché «testimonia senza ambiguità che non è in atto una guerra tra religioni» (Agasso Jr, Sta).

Francesco 1 Ieri papa Francesco ha fatto visita da solo, in silenzio, ai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau, dove furono trucidati un milione e mezzo di ebrei. Le uniche parole di Francesco sono state quelle che ha scritto, in spagnolo, sul libro dei visitatori: «Signore abbi pietà del tuo popolo! Signore, perdona per tanta crudeltà!». Nel Blocco 11 ha salutato dodici superstiti, tre dei quali centenari. Tra questi Helena Dunicsz, violinista polacca nata a Vienna, l’unica sopravvissuta dell’orchestra del campo di concentramento. Il Papa ha stretto loro la mano e li ha abbracciati. Uno di loro gli ha consegnato una candela con la quale Bergoglio ha camminato verso il «muro della morte», là dove le vittime venivano uccise con un colpo alla testa (Ansaldo, Rep; Tornielli, Sta).

Francesco 2 Tornato a Cracovia Francesco parlando a 800 mila giovani presenti alla Via Crucis nel parco Blonia ha detto: «Dov’è Dio se ci sono uomini affamati, assetati, senzatetto, profughi, rifugiati? Dov’è Dio, quando persone innocenti muoiono a causa della violenza, del terrorismo, delle guerre?». Ma questa è la domanda che per un cristiano trova risposta solo nella Croce, «il dono di sé, anche della vita, a imitazione di Cristo». Ai ragazzi dice: «La crudeltà non è finita ad Auschwitz, a Birkenau... anche oggi c’è questa crudeltà» (G. G. V., Cds).

Bambini Save the Children ha fatto sapere che un suo ospedale in Siria, nella provincia di Idlib, sotto il controllo dei ribelli, è stato bombardato. Non sono ancora arrivati dati ufficiali, ma ci sarebbero almeno due morti e diversi feriti. A essere stata colpita è una delle strutture con il reparto di maternità più importanti della regione, dove partoriscono circa 300 donne al mese e dove ogni mese transitano circa 1300 fra donne e bambini. Presumibilmente, al momento dell’attacco poteva essere pieno di neonati e donne in stato interessante prossime al parto. Le immagini diffuse dall’organizzazione sul suo account social ufficiale mostra un palazzo distrutto, dove hanno tenuto appena le fondamenta. Non è ancora stato appurato se a devastare l’edificio siano state bombe dei ribelli piuttosto che della Russia, alleate del presidente siriano Bashar al-Assad (Ferrigo e Ottaviani, Sta).

Marzotto E’ morta ieri a 85 anni Marta Vacondio, nata a Reggio Emilia il 24 febbraio 1931 figlia di un casellante e di una mondina, nel 1954 diventata contessa Marta Marzotto in virtù del suo matrimonio col conte Umberto, rampollo della stirpe di industriali tessili di Valdagno. Quel cognome resta il suo, anche dopo un amaro divorzio che dopo decenni chiude un complesso matrimonio da cui sono nati cinque figli: Paola (la madre di Beatrice Borromeo), Vittorio Emanuele, Matteo, Maria Diamante e Annalisa, morta di fibrosi cistica nel 1989. L’equilibrio del matrimonio si altera presto, come ha raccontato nel suo ultimo libro Smeraldi a colazione, scritto con Laura Laurenzi. L’approdo a Roma le regala la lunghissima e tormentata storia con Renato Guttuso. Lui la invoca, la ritrae, le dipinge affreschi nelle case ma non dorme mai con lei perché la moglie Mimise Guttuso lo cerca anche all’ambasciata russa, dove lui finge di essere andato a cena. Soffrirà molto il pittore per i tradimenti della Marzotto, che si innamora di Lucio Magri, fascinoso, infedele, una storia che durerà ben dieci anni. «Ma ridurre le tante vite di Marta Marzotto a una collezione di amori sarebbe stupidamente riduttivo. C’è la maternità, l’amore ricambiatissimo per i figli e i nipoti di sangue e acquisiti nel vasto cerchio degli allargamenti familiari. Le imprese economiche: la boutique sulla Costa Smeralda, la collaborazione con la catena “Standa”. Le amicizie cosmopolite, l’incontro con Hemingway e persino col dittatore Francisco Franco, la complicità con Sandro Pertini che la invita al Quirinale e non si risparmia una carezza sulla gamba di lei. Eccessi? Tanti, sicuramente. Ma sempre rivendicati e goduti senza moralismi. Era Marta Marzotto. Da adorare o da detestare. Lo sapeva, e così voleva» (Conti, Cds).

(a cura di Roberta Mercuri)