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 2016  luglio 29 Venerdì calendario

La protesta degli ultrà rossoneri ad Arcore

«Ora basta!». La pazienza dei tifosi del Milan è finita. E gli ultrà rossoneri, per nulla rassicurati dalla vittoria ai rigori sul Bayern (8-6, 3-3 al 90’), lo hanno fatto presente in modo pacifico, ma forte e chiaro, ad Arcore con una manifestazione che ha coinvolto circa 200 persone.
La curva Sud si è radunata alle ore 8 della sera davanti a Villa San Martino, la residenza di Silvio Berlusconi, per un sit-in di protesta con cori, striscioni, fumogeni. E tante domande. L’obiettivo era chiedere chiarimenti in questa estate difficile per il club: delucidazioni sulla questione del futuro della società, sulla trattativa con la cordata cinese che procede a singhiozzo e sul mercato che, di conseguenza, non decolla, fermo agli arrivi di Vangioni e Lapadula e alla cessione, di ieri, di Menez al Bordeaux. «Ora basta!» recitava lo striscione più grande che è stato esposto davanti all’ingresso della villa e che è stato accompagnato da tanti altri messaggi.
Nel mirino, e questa non è una novità, Adriano Galliani. All’amministratore delegato è stata dedicata la porzione più ampia (e francamente esagerata) delle frecciate. «Galliani a quando il tuo closing?»: una domanda con un riferimento non casuale alla querelle societaria con i cinesi visto che il closing per la cessione del club è stato più volte rinviato. Ma l’ad non è stato l’unico dirigente nel mirino. Punzecchiati anche i figli di Berlusconi: «Cari figli di papà, meglio spartirsi l’eredità che rifondare la società. Ingrati». Il tema societario è stato al centro della protesta, nell’intento di avere certezze. «Chi sarebbero questi cinesi?». «Basta prese in giro», Vogliamo un presidente!». «Rispettate i vostri tifosi».
Attorno alle 21 la svolta: una delegazione della curva è stata ricevuta da Berlusconi, affiancato dal suo stretto collaboratore Valentino Valentini. L’incontro è durato una trentina di minuti ed evidentemente ha soddisfatto i tifosi che hanno piano piano lasciato Arcore.