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 2016  luglio 27 Mercoledì calendario

Intanto in Pakistan ci si chiede se trasformare l’ultimo nascondiglio di Osama in un cimitero o in un parco giochi

Cimitero o parco giochi? È scontro aperto sul destino della casa che ospitò il nascondiglio di Osama Bin Laden nella città di Abbottabad, in Pakistan, fino a quando nel maggio del 2011 l’ex leader di al-Qaeda non è stato scoperto e ucciso da un commando speciale americano.
Il dilemma è piuttosto complicato e vede contrapposti i militari e il governo locale.
I primi vorrebbero trasformare l’area, già recintata e ben delimitata con un muretto, in un cimitero, sostenendo la necessità di superare la carenza di questi luoghi in zona; mentre le autorità civili locali avrebbero pensato a un destino ben diverso per l’area: un parco giochi.
Il rifugio di colui che è stato il terrorista più ricercato del pianeta non c’è più dal 2012: l’edificio, danneggiato in occasione del raid Usa, un anno più tardi è stato poi completamente demolito, lasciando spazio a una posta di 3.530 metri quadrati, rimasta senza un impiego in questi ultimi anni.
Ma quel pezzo di terra è poi finito al centro di una diatriba tra le forze militari e l’amministrazione locale della provincia di Khyber Pakhtunkhwa, visto che entrambe rivendicano la proprietà dell’area. E la scorsa settimana i militari hanno eretto un muro attorno all’area in questione, ufficialmente per evitare che si trasformasse in una meta di pellegrinaggi per jihadisti, ma l’idea è che abbiano messo definitivamente le mani sull’ex nascondiglio di Bin Laden.
«Abbiamo messo in sicurezza questo posto erigendo un muro e ora lo vogliamo convertire in cimitero perché in zona non vi è un vero e proprio luogo per la sepoltura e questo è un problema in tutta la regione», ha spiegato all’Agenzia France Presse Ali Bhutto, vicepresidente dell’accantonamento militare di Abbottabad.
Il governo locale, però, non è della stessa idea. Un suo rappresentante, Mushtaq Hhani, ha ribadito che «è impossibile creare un cimitero tra le case. Il governo vuole costruire un parco giochi, se troviamo il finanziamento possiamo trasformare questo sito in un parco giochi entro la fine dell’anno».
Insomma, la diatriba è aperta e le due parti hanno annunciato che in settimana si incontreranno per venire a capo dell’intricata situazione. Vedremo chi la spunterà.