Il Messaggero, 27 luglio 2016
La stagione deludente della Ferrari
La Ferrari affronta domenica ultima gara prima della chiusura estiva. Ed è un momento molto difficile. I risultati non arrivano, i dubbi sono molti, bisogna prendere decisioni importanti che riguardano anche il futuro. Quasi risolto il problema del motore, restano tutti quelli legati a telaio, meccanica e aerodinamica. Qualcosa si è visto, come il rinforzo della scatola del cambio che forse si torceva ed aveva provocato diversi cedimenti. E anche una specie di doppio fondo nella parte posteriore. Ma, a questo punto, l’interrogativo maggiore riguarda la vettura del 2017 che non potrà fallire e portare a un altro anno di insuccessi. Il dt James Allison è stato colpito subito dopo la prima gara in marzo a Melbourne da una tragedia familiare con la scomparsa repentina della moglie che lo ha lasciato solo con tre figli. Il tecnico desidera tornare in Inghilterra per essere vicino ai ragazzi? È possibile.
MISTER XSono stati fatti tanti nomi per la sostituzione. Dall’imprendibile Adrian Newey, legato a doppio filo con Red Bull e Aston Martin, a Ross Brawn che si gode la sua pensione d’oro. Poi un altro James, il Key della Toro Rosso, sulla carta molto bravo, ma con contratti in essere. Ci si è anche ricordati di Aldo Costa che venne lasciato a casa. Pare che stia benissimo a Stoccarda. L’ultimo personaggio tirato in ballo anche in passato è Rob Bell. Ingegnere nordirlandese, 58 anni, è stato in forza a McLaren e Mercedes e al momento è consulente della Renault. Siamo sicuri che potrebbe essere la carta vincente? Non sarà facile scegliere per Marchionne e Arrivabene, anche perché a livello di direttore tecnico in Formula 1, sono in pochi. E inventarsene uno nuovo sarebbe un rischio enorme.
LE ROSSE IN STALLOAl momento nessuno degli obiettivi dichiarati dal presidente Sergio Marchionne è stato centrato. La situazione è in stallo con diversi problemi enormi da affrontare contemporaneamente. Migliorare ancora la deludente SF16-H, preparare la monoposto per il 2017 con i regolamenti che impongono un cambiamento tecnico quasi totale e probabilmente cercare qualche pedina da inserire nell’organico della Scuderia. Nelle settimane passate Marchionne ha trascorso diversi giorni a Maranello. Pare che abbia interrogato tutti gli uomini coinvolti nella progettazione e nello sviluppo delle vetture, cercando proposte, idee e di capire se ci sono elementi validi da utilizzare anche ai vertici. È chiaro che il Presidente e Maurizio Arrivabene, responsabile della squadra si sono guardati attorno per verificare se esistono innesti possibili provenienti da altri team. Ma nessuno fa nomi.
ZONA SILENZIO«Lasciateci lavorare in pace – ha detto Arrivabene -. Da mesi non si fa altro che lanciare indiscrezioni. Neppure la conferma per il 2017 di Raikkonen ha tacitato le voci che a volte sono anche messe in giro per destabilizzarci. Io che vengo esautorato, il direttore tecnico James Allison che se ne va o se ne andrà e chi più ne ha più ne metta. Purtroppo si continuerà con questo trend anche nelle prossime settima e e nei mesi futuri. Qualcuno ha anche detto e scritto che ci lascerà pure Vettel. Non voglio parlare del prossimo anno perché siamo concentrati su quello attuale. Non ci siamo arresi e portiamo avanti la nostra sfida». A difesa della Ferrari ha parlato anche Raikkonen: «A Maranello stanno tutti lavorando ventre a terra. Sappiamo quali sono le aree nelle quali è necessario intervenire. Ma non è facile con le gare che incalzano. Non gireremo la stagione sulla difesa da Ricciardo e Verstappen, ma proseguiremo nella caccia alla Mercedes. Ci vorrà pazienza e tempo però ci riusciremo». Intanto la Formula 1 torna in Germania, dopo un anno di assenza con la corsa annullata al Nurburgring per mancanza di fondi. Si corre a Hockenheim, nel circuito storico che si trova esattamente a una trentina di chilometri da Heppenheim, la città natale di Sebastian Vettel. E il tedesco spera i poter disputare un buon Gran Premio e non nasconde il sogno di tornare a vincere. Ma si tratta proprio solo di un desiderio. Perchè la Mercedes appare imbattibile e soltanto un episodio come quello di Barcellona o qualcosa di simile, quando Hamilton e Rosberg si eliminarono a vicenda, potrebbe aprire la strada a un successo.