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 2016  luglio 26 Martedì calendario

È stata aperta un’inchiesta sull’Opas lanciata da Cairo per Rcs

La Procura di Milano apre un’inchiesta, a carico di ignoti, senza titolo di reato e senza indagati, sull’Opas lanciata da Cairo Communication per Rcs. Questo mentre l’operazione dell’imprenditore va avanti come previsto e si aspettano imminenti novità nel consiglio di amministrazione del gruppo editoriale.
Ieri, si è appreso, la procura di Milano ha aperto un fascicolo “modello 45” alla luce dell’esposto di Imh (insieme a Pirelli e Diego Della Valle)depositato giovedì sull’Opas di Cairo su Rcs Mediagroup. Il fascicolo modello 45 è quello per «fatti che non costituiscono notizia di reato» ma che hanno bisogno di approfondimenti.
I tre pm Giordano Baggio, Stefano Civardi e Mauro Clerici dovranno leggere le carte depositate giovedì scorso dai legali di Imh assieme alla copia dell’esposto presentato il giorno prima in Consob (in sostanza il plico è identico), per poi valutare il caso con il procuratore della Repubblica Francesco Greco. Al momento quindi si tratta di un’indagine esplorativa. Con tempi ancora tutti da definire.
Per Cairo, almeno per ora, non cambia nulla. Ottenuto il disco verde di Consob, che pur riservandosi ulteriori accertamenti ha deciso di non sospendere l’Opas, venerdì scorso è partita la finestra per la possibile migrazione delle adesioni dall’Opa Imh all’Opas Cairo. E solo nel primo giorno l’imprenditore alessandrino ha conquistato la maggioranza assoluta della Rizzoli raggiungendo con le adesioni il 50,13% del gruppo. Soglia che ieri si è ulteriormente arrotondata al 50,75%. Il periodo di possibile adesione si conclude il 28 luglio.
Definita la parte più tecnica dell’Opas, si passerà dunque alla parte più operativa del piano Rcs. Che, ovviamente, sarà preceduto dall’ingresso nel consiglio di amministrazione del gruppo editoriale da parte dello stesso Cairo. In proposito sembrerebbe che il ricambio nel cda del gruppo editoriale sia questione di giorni. Secondo alcune fonti sarebbero infatti imminenti (forse già questa settimana) le dimissioni di quattro consiglieri dal board di Rcs. Cairo ha già raggiunto una maggioranza che garantisce la convocazione di un’assemblea per la revoca dell’attuale cda. Ma il cambio nella cabina di comando del gruppo dovrebbe avvenire, secondo indiscrezioni, il 3 agosto, quando è in agenda il cda per l’esame della semestrale. Tra i membri del board che dovrebbero lasciare figurerebbe l’ad Laura Cioli che starebbe trattando la sua buonuscita e il presidente Maurizio Costa. Solo in seconda battuta si procederà con un’assemblea (per la convocazione servono 40 giorni)alla nomina di un nuovo board che, come preannunciato da Cairo in diverse occasioni, sarà molto operativo.
Il Financial Times, sullo sfondo, si esercita usando il “caso Rcs” per dimostrare che il sistema italiano sta cambiando, allontanandosi dai «salotti buoni» e, in un lungo articolo sulla sua home page, parla di “nuove vie” tra potere e profitto.
Ieri intanto in Borsa il titolo Rcs ha chiuso in calo dell’1,4% a un prezzo di riferimento di 0,88 euro, mentre Cairo Communication ha segnato un calo dell’1,86 per cento.