la Repubblica, 24 luglio 2016
L’Italia a luglio è sold-out. Fotografia di un anno positivo per il turismo
Un’estate homemade, rigorosamente autarchica. Col passaporto chiuso nel cassetto e la riscoperta del mare nostrum, delle città d’arte, dell’esotico tra spiagge e monti a due passi da casa. In un’Europa sfregiata dal terrorismo e in cerca di riposo, l’Italia del turismo estivo si scopre sold out a luglio: con punte del 30% in più di visitatori.
Le ferie al tempo delle stragi parlano infatti di quasi sette italiani su dieci che hanno scelto di restare dentro ai nostri confini. E non solo: sulle nostre coste e sulle Alpi, ritenute mete al momento più sicure, si riversano schiere di stranieri, almeno il 2% più dell’anno scorso, che era stato già un record visto l’Expo.
Con le ultime partenze di fine mese salgono a 15 milioni gli italiani sulla via delle vacanze (diventeranno 34 a fine estate), con un aumento del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ma molte cose sono cambiate in questi mesi, segnati da attentati che hanno stravolto vite ma anche rotte dei desideri. E così chi andava a riposarsi sulle coste nordafricane, tra Marocco, Egitto e Tunisia, o navigava al largo di Bodrum, quest’anno ha scelto di rimanere dentro i confini italici, puntando soprattutto a Sud. Il record in Sicilia, più 21% di presenze; tra i luoghi più desiderati Cefalù, Taormina, le isole più piccole e selvagge – da Lampedusa alle Eolie – ma anche la zona di Scicli, Modica e Ragusa, sempre più gettonata per chi viaggia sulle orme del commissario Montalbano.
Le vacanze 2016 raccontano di passaporti rimasti nei cassetti, come i sogni di lunghi viaggi esotici. Lo dice a chiare cifre un’indagine della Coldiretti: la scelta di come passare le vacanze quest’anno è stata condizionata in modo pesante, per il 27,5 degli italiani, dagli attentati, dal terrorismo internazionale e dai suoi emuli. Un italiano su quattro, dunque, ma la percentuale di chi ha ripensato la sua estate cambiando rotta sale al 41 % tra i giovani dai 18 ai 24 anni. Quelli che più spesso partono zaino in spalla verso l’estero, in aereo o in treno, con i biglietti interrail attraverso l’Europa. E che quest’anno attraverseranno invece l’Italia, preferendo spesso un’auto.
«Il 64 % degli italiani ha deciso di passare le vacanze nel nostro Paese, il 27 % andrà in Europa, evitando Francia e Turchia, considerate troppo pericolose dopo attentati e golpe, il 9 per cento parte per l’Oriente o gli Usa», spiega Lorenzo Bazzana, responsabile economico della Coldiretti. A fare la parte del leone sarà il mare, scelto da quasi 7 italiani su 10, seguito dalla montagna con il 24% mentre raddoppiano le presenze in campagna (9%), con una netta preferenza per gli agriturismi.
Saranno vacanze spesso brevi, mordi e fuggi per effetto della crisi economica. Così il 12% dei vacanzieri che hanno già deciso prevede una durata inferiore ai tre giorni, il 25% da 4 giorni a una settimana, il 34% da una a due settimane, il 24% da due settimane a un mese e solo il 3% oltre un mese.
E se gli italiani restano in patria, qui arrivano gli stranieri, seguendo l’onda lunga che prosegue da qualche anno. «I più numerosi nell’ordine arriveranno da Germania, Usa e Francia», sottolinea Bazzana. Come confermano gli albergatori delle Langhe piemontesi: «Meno turisti da Oltreoceano e sempre di più che vengono da Svizzera, Belgio, Francia, Austria, probabilmente perché arrivano comodamente in macchina, evitando gli aeroporti». Turisti amanti anche della montagna, tanto che, secondo i dati del Touring, il Trentino Alto Adige è tra le mete preferite con Toscana, Sardegna e Puglia.
Italia sold out a luglio: è la conferma di un anno positivo per il turismo, che ha visto in Liguria un 7% in più di turisti stranieri da gennaio (e un +3,2% di italiani). A Napoli in questi mesi l’aumento è stato dell’8 per cento, mentre a Procida si è verificato un vero e proprio booom, con il 33 per cento in più di sbarchi. Infine il Salento, sfondato il tetto di due milioni di vacanzieri in un anno, ha a Gallipoli il record assoluto di crescita: 30% in più di presenze.