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 2016  luglio 25 Lunedì calendario

Under 19, Francia-Italia 4-0. Cronaca di una partita senza storia

La sera dei miracoli non era quella di ieri a Sinsheim, il pronostico questa volta non si è rivelato menzognero. Il sogno europeo dell’Italia Under 19 si è infranto in finale sulla squadra più forte, la Francia, e la partita nel tempio dell’Hoffenheim ha scolpito una differenza già nota agli azzurrini prima dell’inizio del torneo. Più grossi, rapidi, pronti gli altri. Più inesperti e gracili i ragazzi di Paolo Vanoli, che fin qui hanno colmato il gap con l’organizzazione tattica e la forza del gruppo, nel solco dell’Italia di Conte. Il presidente Tavecchio, in visita alla squadra prima della partita, aveva chiesto un’impresa: «Vi faccio i complimenti perché già avete fatto più del vostro dovere. Ma stasera avete la possibilità di andare oltre e scrivere il vostro nome nella storia del calcio azzurro».
Invece la storia non c’è stata, è finita 4-0 per i piccoli Bleus di Ludovic Batelli, in una partita chiusa in meno di venti minuti. Alla prima incertezza, un retropassaggio in tackle scivolato di Barella, l’Italia è stata punita da Jean-Kévin Augustin, alla sua sesta rete nel torneo, che con un gioco di prestigio si è incuneato fra Romagna e Coppolaro e poi ha saltato Meret prima di depositare in rete. Il diciannovenne del Psg è in prima squadra da due stagioni, ha giocato già 13 partite in Ligue 1 e una in Champions, era stato accostato in passato alla Juve e sarà uno dei protagonisti a Parigi dopo l’addio di Ibra. Il bis è arrivato a stretto giro, con un cross perfetto di Michelin per la testa di Ludovic Blas, francomartinicano, che il Guingamp un anno fa ha blindato con un contratto professionistico (a 18 anni): anche lui ha già giocato 14 partite (e segnato un gol) nel campionato francese. In coda al match, il terzo gol del capitano Tousart, del Lione, con una deviazione di Romagna, e il quarto di Diop, ancora di testa.
Le preziose parate di Alex Meret, promessa dell’Udinese prestata alla Spal da quest’anno, hanno evitato un passivo più grave e incoraggiano per il futuro del portiere: nel 2003 l’Italia vinse l’oro con Paoloni fra i pali (travolto dall’inchiesta di Cremona), nel 2008 il secondo posto fu nelle mani di Fiorillo, che a 26 anni ha portato il Pescara in A ma ora dovrà fare il vice dell’esperto Bizzarri.