Libero, 22 luglio 2016
Vecchi malmenati, derubati o uccisi. Sono sempre di più i reati contro gli anziani
Le ultime vittime sono state Libero Bendini, 87 anni, e Rosina Fracasso, di 86. Una coppia residente a Piacenza d’Adige, in provincia di Padova. La scorsa notte, verso le tre del mattino, tre banditi, dopo aver forzato la finestra al piano terra, li hanno svegliati, picchiati e legati. I ladri mi hanno spinto per le scale, puntato il coltello alla gola e rovesciato un mobile addosso dopo avermi buttato sul materasso», ha raccontato Libero, ancora sotto shock. Quindi i malviventi si sono fatti consegnare il portafoglio con 300 euro in contanti, la tessera postamat con il codice pin e alcuni gioielli in oro. Adesso la coppia è ricoverata all’ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova: Libero ha ferite alla testa, Rosina al braccio. «La gente ha sempre più paura e l’abnegazione delle Forze dell’ordine non può fare miracoli», ha ammesso il leghista Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, che ha chiesto «leggi più dure, implacabili». Non solo femminicidi. Ci sono anche, e soprattutto, gli anziani tra le vittime preferite di chi si accanisce sui soggetti più deboli, e indifesi, della popolazione. Solo che le aggressioni contro la terza età, chissà perché, fanno meno clamore. Contro di loro non si leva, un giorno sì e l’altro pure, la sacrosanta voce di Laura Boldrini, presidente della Camera. Eppure i numeri che ogni anno affluiscono dalle Forze dell’ordine in base alle denunce raccolte sono un vero e proprio bollettino di guerra. Basti pensare che i principali delitti di cui sono rimasti vittime gli anziani, informa l’Istat, sono passati dai 242.944 del 2007 ai 317.358 del 2014, l’ultimo anno di cui sono disponibili i dati. In sette anni, il numero degli over 65 che ha subìto una qualche forma di violenza – dagli omicidi alle percosse, passando per furti, rapine e danneggiamenti – è cresciuto del 30,6%. Numeri che fanno il paio con quanto rivelato da Confartigianato in un recente rapporto (aprile 2016), dal quale è emerso che si sente a rischio il 56,8% dei 13,3 milioni di over 65 residenti in Italia. Il 42,1% d loro ha subìto almeno un tentativo di reato negli ultimi 3 anni. Al primo posto, come testimonia quanto accaduto in Veneto, ci sono i furti. Il loro numero continua a salire. Nel 2014, ben 255.040 anziani ci hanno dovuto fare i conti. Sette anni fa, erano stati 186.893. Un delitto aumentato del 36,5%. A riprova di quanto sia diventato facile prendersela con i soggetti più inermi e indifesi, costretti loro malgrado a passare molte ore da soli, chiusi in casa.
Dopo i furti, in termini assoluti, ci sono i danneggiamenti. Nel 2014 sono stati 32.044. Anche in questo caso, seppur in maniera più contenuta, c’è un incremento rispetto ai sette anni precedenti: più 1,4%, visto che nel 2014 gli over 65 vittime di questo tipo di delitto, che può assumere le forme più diverse, furono 31.614. Al terzo posto, nella classifica dei reati denunciati, ci sono le minacce. Si è passati dalle 6.328 registrate nel 2014, alle 7.846 censite due anni fa. Ben 1.518 in più, che significano un incremento del 24% rispetto a sette anni prima.
Usura a parte (41 casi nel 2014 rispetto ai 18 del 2007), tra il 2007 e il 2014 c’è stata un’impennata dei sequestri di persona – passati da 94 a 148, più 57,4% – delle rapine in abitazione – da 967 a 1.489, incremento del 54% – e delle percosse, i cui casi sono passati dai 1.048 del 2007 ai 1.304 di due anni fa. E non è finita qui: gli omicidi volontari consumati sono aumentati di poco meno del 30%. Sono stati 100 nel 2014, mentre sette anni prima erano stati 77. E da quando è stato introdotto nel codice penale il reato di «atti persecutori», lo stalking, i casi sono passati dai 194 del primo anno ai 598 del 2014. Gli anziani vittime di estorsioni sono cresciuti del 22,7%: erano 679 dodici anni fa, sono diventati 833 nel 2014.
Ancora: le lesioni dolose sono cresciute del 21,6%; nove anni fa furono denunciati 3.816 casi, mentre nel 2014 siamo arrivati a quota 4.640.
Cifre, almeno a scorrere le notizie di cronaca che si susseguono, destinate a crescere. È di ieri l’arresto, a Vasto, in Abruzzo, dei titolari di una struttura per anziani. L’accusa: maltrattamenti ai danni dei pazienti, legati ai letti e alle sedie a rotelle. Alcuni ospiti sono stati ridotti in fin di vita a causa dei «trattamenti inumani» subìti dal personale.