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 2016  luglio 21 Giovedì calendario

Papa Francesco in Polonia viaggerà in tram

In silenzio orante ad Auschwitz e a Birkenau. In festa con i giovani della Gmg. E in pellegrinaggio a Czestochowa e sui luoghi della Divina Misericordia tanto cari a santa Faustina Kowalska e san Giovanni Paolo II. Nonostante i timori per la sicurezza (ma dal Vaticano rassicurano: «non ci sono problemi particolari e non risulta che gruppi di giovani si siano ritirati») la preparazione del primo viaggio di papa Bergoglio in Polonia (27-31 luglio, il 15° del pontificato fuori dall’Italia, il 152° dei Papi dell’epoca contemporanea) in occasione della Gmg di Cracovia procede senza intoppi. Un viaggio, è stato fatto notare ieri da padre Federico Lombardi (ad una delle ultime uscite da portavoce e perciò accolto con un affettuoso applauso dai giornalisti), in cui ci sono tre itinerari parallelamente convergenti. E infatti la visita non è solo rivolta ai ragazzi provenienti da tutto il mondo che nella città di Karol Wojtyla celebreranno il loro Giubileo (1,5-1,8 milioni, secondo le previsioni della vigilia, gli iscritti sono ora 335mila), ma ha anche come meta la memoria. Quella di una nazione come la Polonia, che proprio quest’anno festeggia i 1050 anni del proprio battesimo (scopo della tappa di Czestochowa, il grande santuario mariano dove giovedì 28 il Papa celebrerà la Messa). E quella tragica dell’Europa (e del mondo) testimoniata dalla importantissima visita ad Auschwitz, venerdì 29 luglio.
E proprio sulle modalità di questo momento si è soffermato ieri padre Lombardi. Non è previsto, infatti, che Francesco pronunci discorsi, come egli stesso aveva anticipato tornando dall’Armenia. Solo silenzio, preghiera l’accensione di una candela e la richiesta del «dono delle lacrime». «Giovanni Paolo II, nel 1979 – ha ricordato il portavoce vaticano – celebrò una Messa vicino ad Auschwitz, e quindi il suo intervento fu un’omelia. Benedetto XVI invece, il 28 maggio del 2006, pronunciò un grande discorso. Una forma, quindi, differente, quella scelta da Francesco», che è stata «molto apprezzata dal rabbino capo della Polonia». Il Papa inoltre incontrerà 10 sopravvissuti (tra i quali una nonnina di 101 anni, che darà ospitalità a un giovane della Gmg) e 25 giusti delle nazioni.
Non sarà, quello nel campo di concentramento simbolo della Shoah, il solo momento notevole del programma. Il Papa, che visita per la prima volta in assoluto la Polonia (non vi era mai stato neanche prima dell’elezione), si immergerà totalmente nella storia del Paese. Oltre alla già citata tappa di Czestochowa, vanno in tal senso l’incontro con il capo dello Stato Andrzej Duda nel castello del Wawel, autentico concentrato dell’anima polacca, e la sosta per l’incontro con i vescovi nell’attigua Cattedrale, nella cui cripta, tra l’altro, il giovane sacerdote Karol Wojtyla celebrò la sua prima Messa, il 2 novembre 1946 (entrambi gli appuntamenti sono in programma mercoledì 27 luglio, subito dopo l’arrivo). Ma vanno ascritti a questo secondo “itinerario” del viaggio anche i momenti che Francesco dedicherà (nella mattinata di sabato 30 luglio) al santuario della Divina Misericordia di Santa Faustina – lo stesso dove Giovanni Paolo II si fermava in preghiera, da ragazzo, prima di recarsi al lavoro nella fabbrica Solvay – e nel recentissimo santuario dedicato proprio al santo papa polacco e che sorge nel luogo dove era ubicata la stessa Solvay (qui il Pontefice celebrerà la Messa con sacerdoti, consacrati e seminaristi).
Sul “terreno” della Divina Misericordia, infine, i due precedenti itinerari incrociano il motivo principale del viaggio. La Gmg di Cracovia ha infatti come tema “Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia”. E proprio Francesco, nel videomessaggio di martedì, ha sottolineato anche il ruolo di Giovanni Paolo II come inventore delle Gmg e artefice guida del popolo polacco nel cammino verso la libertà, oltre ad aver riscoperto il culto alla misericordia di suor Faustina e aver scritto l’enciclica Dives in misericordia. Ecco, dunque, che gli appuntamenti classici della Giornata mondiale della Gioventù ruoteranno intorno a questo tema. A cominciare dalla cerimonia di accoglienza, giovedì al parco Blonia di Cracovia, dove Francesco arriverà in tram ecologico insieme con il sindaco e alcuni disabili, per proseguire venerdì sera con la via Crucis (sempre nello stesso luogo), sabato e infine domenica al Campus Misericordiae (a 12 chilometri dal centro, dove il Papa benedirà due case, per i poveri e gli anziani soli) luogo della veglia e della Messa finale. Francesco che parlerà in italiano (tranne un discorso in spagnolo), confesserà sabato 30 alcuni giovani, si affaccerà per tre sere dalla finestra dell’episcopio che fu di Wojtyla e visiterà un ospedale pediatrico. Tre itinerari in un solo viaggio, ma tutte le strade in questo caso portano alla Gmg.