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 2016  luglio 21 Giovedì calendario

Erdogan contro alcuni «Paesi stranieri» • Chi è Fethullah Gülen • Rischia la radiazione il medico che sconsiglia la vaccinazione • Il Senato vieta l’uso delle intercettazioni di Berlusconi nel Ruby-ter • Mazzette per pilotare i processi • Arrestato Stefano Ricucci • TRedici trafficanti di immigrati arrestati a Milano • A ottobre sarà inaugurata la Nuvola di Fuksas • Le case cantoniere trasformate in alberghi


Erdogan La Turchia è in «Stato di emergenza» e durerà almeno tre mesi. Erdogan: «È un atto previsto dall’articolo 120 della nostra Costituzione proprio per proteggere l’integrità della nazione e la sicurezza delle istituzioni democratiche. Il popolo non deve avere nulla da temere. Anche la situazione economica e finanziaria è stabile. Lo Stato di emergenza servirà ad accelerare la pulizia dello Stato dal cancro dei golpisti che l’avevano contaminata e la Turchia emergerà da questa esperienza più forte e unita di sempre». Le misure repressive adottate sinora hanno già portato ad almeno 50mila tra arresti e licenziamenti in tutti i settori della pubblica amministrazione. Tutti accusati di essere simpatizzanti del movimento islamista considerato l’ispiratore del tentato golpe. Poi Erdogan ha accusato non ben specificati «Paesi stranieri» che potrebbero essere coinvolti nel tentativo di golpe (Nicastro, Cds).

Gülen Fethullah Gülen, l’uomo che Erdogan vorrebbe fosse estradato dagli Stati Uniti, ha 75 anni e dal 1999 vive in Pennsylvania. È un predicatore islamico, fondatore del movimento Hizmet (il servizio), capace di diffondere scuole religiose in 160 Paesi, oltre che editore e imprenditore dell’edilizia. Incontrò Giovanni Paolo II e leader religiosi ebrei. Ha milioni di seguaci, passa ore in meditazione, ha problemi di cuore e diabete e propone un Islam moderato. Dal golpe Gülen ha preso le distanze: «Condanno, nei termini più duri, il tentato colpo di Stato militare. Al governo si deve arrivare attraverso un processo di elezioni libere ed eque, e non attraverso la forza». In passato con Erdogan erano alleati contro l’esercito. Nel 2008 e 2010 esplodono inchieste su corruzione e tentati golpe che mettono sotto accusa i militari. Protagonista del colpo di scena una generazione di giudici presi in Anatolia, capaci di accedere a una buona istruzione grazie a borse di studio offerte dalle scuole di Gülen. Nel 2011, però, cambia tutto: quando vengono presentate le liste elettorali del partito, circa 60 politici considerati vicini alle posizioni di Fethullah restano fuori. Le scuole del movimento cominciano a essere vessate. Gli appalti più importanti, i contratti più remunerativi, finiscono a imprenditori vicini al partito, lasciando alle imprese di Gülen solo briciole. Hizmet diventa “la struttura parallela”, un apparato sovversivo infiltrato in media, magistratura, università, polizia, esercito. Sono in molti a immaginare lo zampino di Gülen dietro la Tangentopoli turca del dicembre 2013, scoppiata con video provenienti dagli Usa, che colpisce uomini d’affari e politici, fino a coinvolgere il figlio di Erdogan, Bilal. Altri vedono negli scoop giornalistici che mettono in rilievo il coinvolgimento del governo turco nel passaggio di armi in Siria ancora un ruolo di Fethullah (Ansaldo, Rep).

Vaccini La Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) ha stabilito che saranno sanzionati i dottori che non sostengono o addirittura si oppongono alle vaccinazioni. I livelli di eventuali provvedimenti al termine di una lunga fase istruttoria sono quattro: audizione, censura, sospensione, radiazione. «Solo in casi specifici quali ad esempio alcuni stati di deficit immunitario, il medico può sconsig liare un intervento vaccinale. Per il resto, il consiglio di non farlo, in particolare se fornito al pubblico con qualsiasi mezzo, costituisce infrazione deontologica». Le vaccinazioni sono in calo, scese sotto la soglia dell’80% le cosiddette non obbligatorie, come anti morbillo, rosolia e pertosse. È a rischi anche la «copertura di gregge» che si realizza quando una percentuale variabile tra 85% e 96% di vaccinati limita fino a inibire del tutto la circolazione di virus e batteri (De Bac, Cds).

Intercettazioni Il Senato con voto a scrutinio segreto ha negato (120 sì, 130 no, 8 astenuti) l’autorizzazione all’uso nel processo Ruby-ter delle intercettazioni di 11 telefonate tra Silvio Berlusconi e Iris Berardi e Barbara Guerra. Il centrodestra poteva contare su 107 voti e quindi subito sono arrivate le accuse incrociate tra Pd e M5S. «Il patto del Nazareno è risorto», accusa il capogruppo pentastellato Stefano Lucidi. «Le vostre manovre sporche salvano Berlusconi con il voto segreto. Come la Lega salvò Craxi nel 1993. Parlano di moralità ma agiscono nell’ombra», risponde Luciano Pizzetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio (Cds).

Bustarelle Interventi al Consiglio di Stato per «aggiustare» i processi. È il nuovo filone di indagine avviato dai magistrati romani dopo la perquisizione effettuata a casa di Renato Mazzocchi, il funzionario di Palazzo Chigi indagato per riciclaggio perché nascondeva in casa oltre 230mila euro in contanti, bustarelle e fascicoli giudiziari. Scrive il gip: «Circa la somma sequestrata al Mazzocchi, deve osservarsi che depongono nel senso della illecita provenienza l’importo rilevante, le modalità di occultamento, i contenuti della documentazione sequestrata (curriculum vitae di alcune persone, domanda di partecipazione del concorso di tale De Stefano Damiano, ordinanze e sentenze del Tar e del Consiglio di Stato relative a contenziosi nei quali è parte Silvio Berlusconi). Detti elementi, complessivamente valutati, inducono a ritenere che Mazzocchi, grazie al lavoro che svolge (dipendente della Presidenza del Consiglio) sia il referente di persone interessate a concorsi pubblici o a giudizi amministrativi e che abbia ricevuto quel denaro di tali opachi contatti. A ciò si aggiunge che l’unica ragionevole spiegazione al fatto che Mazzocchi abbia scelto di occultare in casa una somma così rilevante, esponendosi in tal modo a tutti i gravi rischi conseguenti, può essere rappresentata solo dalla consapevolezza di non poterne dimostrare di averne acquisito la disponibilità in maniera lecita» (Sarzanini, Cds).

Ricucci Stefano Ricucci è stato arrestato con l’accusa di false fatturazioni. Secondo l’accusa, attraverso prestazioni inesistenti, ha provato a far figurare con il fisco un credito d’imposta di 20 milioni di euro. Con questi soldi avrebbe voluto salvare la sua società, la Magiste International, dal crac. In totale sono indagate 10 persone, tra cui l’immobiliarista Mirko Coppola. Denunciato a piede libero Massimo Nicoletti, figlio di un boss della banda della Magliana. Stessa sorte per Nicola Russo, giudice del Consiglio di Stato e della commissione tributaria del Lazio: a lui ricucci ha offerto denaro e serate con donne in cambio di una sentenza favorevole in un contenzioso con il Fisco, proprio quello con cui il manager voleva recuperare i 20 milioni di crediti (Cds).

Trafficanti Arrestati 13 trafficanti di migranti che portavano i profughi, arrivati a Milano dagli sbarchi, verso il Nord Europa. L’inchiesta è durata circa un anno ed è partita dalla denuncia di un cittadino egiziano avvicinato da persone che gli avevano proposto di fare da autista per i clandestini. I trafficanti avevano contatti anche con gli scafisti che partono dalle coste nord africane. Ogni migrante era tenuto al pagamento di 650 euro: in un mese i trafficanti potevano arrivare a guadagnare quasi 70mila euro, vale a dire circa un milione all’anno. In carcere sono finiti sei egiziani, tre albanesi, due romeni, un siriano e una brasiliana, tutti regolari sul territorio nazionale e operanti tra Milano, Brescia e Venezia. A capo del gruppo, un egiziano di 37 anni che grazie ai suoi contatti con gli scafisti, attivava il gruppo a seconda degli sbarchi in arrivo. I complici albanesi e romeni svolgevano invece il ruolo di autisti. In un solo mese potevano essere effettuati anche 20 trasporti per un totale di almeno 100 immigrati (Colonnello, Sta).

Eur Sarà inaugurato il 29 ottobre il centro congressi all’Eur disegnato da Massimiliano Fuksas. Ci sarà una diretta Rai, ma intanto parte il concorso mondiale di idee per trovare un nome alla struttura che oggi viene chiamata “Nuvola”. Ci sono voluti otto anni per realizzarla: «Degli otto anni - afferma Duccio Astaldi, l’ingegnere che presiede il Consiglio di Gestione di Condotte, l’azienda costruttrice - quattro, da aprile 2010 ad agosto 2014, sono passati ad aspettare le dodici varianti a stralcio e i permessi. I lavori veri e propri sono durati 48 mesi». Qualche numero: è capace di ospitare 8mila persone, con la grande “sala plenaria” da 6mila posti, oppure divisibile in spazi da 3.000 a 350 ospiti. La zona del Forum da 6mila metri quadrati. L’auditorium rivestito con 4.725 pannelli di ciliegio americano. Sono state usate 20mila tonnellate di acciaio, tre volte quello usato per la Tour Eiffel; ha la sala convegli e le scale mobili più grandi d’Europa. Fuksas ha incassato 24 milioni di euro (Boccacci, Rep).

Anas Le 1.244 Case cantoniere sparse in tutta italia diventeranno bar, alberghi, wi-fi gratis, postazioni di ricarica per i veicoli elettrici e infopoint. Per questo, ieri, l’Anas ha presentato il bando di gara per concedere per 10 anni le prime 30 strutture in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Puglia. Entro ottobre dovranno arrivare le offerte che saranno valutate sulla base dell’offerta economica più conveniente per lo Stato e sulla qualità della proposta. Anas finanzia la ristrutturazione, mentre al concessionario, che pagherà un canone mensile tra 1.500 e 1.800 euro, oltre a un contributo in funzione del fatturato, spetterà di valorizzare la casa cantoniera con progetti sostenibili (Nadotti, Rep).

Scudetto Il 4 agosto il Consiglio Federale della Figc potrebbe concedere alla Lazio lo scudetto 1914/15. La squadra, infatti, non potè contenderlo al Genoa per l’inizio della Prima guerra mondiale. Lo scudetto finì, postumo, sulla maglia della squadra ligure. Ora potrebbe essere assegnato ex aequo. «Quello scudetto è legittimo e ci è stato tolto solo dalla guerra», sostiene Claudio Lotito (Crosetti, Rep).

(a cura di Daria Egidi)