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 2016  luglio 20 Mercoledì calendario

Tutti i talenti di Giampiero Ventura

Ventura sarà un ottimo commissario tecnico. Ha molte idee ma nessun fanatismo. È un uomo di calcio, non di una formula di vita. Con lui si torna alla pacatezza, direi quasi all’intelligenza dei vecchi tecnici federali. Mi ricorda Valcareggi e Vicini, non Bearzot che era più ombroso e sentimentale.
Ventura avrà un lavoro prima ovvio poi difficile. Non può cambiare adesso la squadra di Conte perché si comincerà a giocare partite di qualificazione già il primo settembre. La prima parte della stagione sarà poco sua, con una piccola fortuna: l’abitudine di giocare anche lui con il 3-5-2, il modulo dell’Europeo. Poi dovrà trovare abbastanza in fretta quella decina di giocatori nuovi che fanno una generazione alternativa. È un esperto di giovani, ce la farà. Punterà su Belotti, Berardi, Baselli, Benassi, Bertolacci, Bonaventura, Rugani, Romagnoli, Bernardeschi, Sensi, Mandragora, Ferrari e qualche altro che uscirà. Non è pochissimo. Dovrà cercare soprattutto il talento, qualità adesso rara. Ma Ventura è uno rapido nel capire, nell’intuire il futuro di un piccolo campione.
Dovrà anche non lottare per far dimenticare Conte, lo salti pure a piè pari. Non per cattiveria, ma per mestiere. Da lui ci si aspetta piccola scienza, da Conte ci si aspettava una grande rabbia. Sono due cose non sovrapponibili. E un errore non dovremo commetterlo noi osservatori, continuare a santificare una squadra che è stata eroica ma è rimasta modesta. Ventura dovrà cercare con insistenza la sua Italia, con le sue idee di gioco e di improvvisazione, la sua esperienza, la sua gestione lenta della partita. Non vogliamo un altro Conte, non c’è. Vogliamo lui.
Nelle squadre di club che ha allenato ci si può nascondere spesso dietro la nebbia del campionato, lasciare agli altri la discussione e il posto in prima fila. Con l’Italia conta tutto, anche le cose innocenti. Dovrà essere un buon gestore di episodi che riterrà inutili perché soprattutto di quelli si parlerà. Il suo pericolo è proprio questo: è abituato alle velocità da crociera con qualche sosta in autogrill. L’Italia è sempre una freccia, non si ferma mai, fa notizia sempre, può prendere di sorpresa un navigatore diesel come lui. Auguri vecchio amico.