Il Sole 24 Ore, 19 luglio 2016
L’Alitalia torna a volare sopra i cieli di Pechino
Dopo tre anni di assenza Alitalia torna in Cina con una nuova rotta per Pechino che segna un ulteriore passo in avanti nel piano di rilancio dei collegamenti a lungo raggio verso i mercati strategici per traffico business e turistico. Ieri il nuovo collegamento è stato inaugurato a Fiumicino dall’ad di Alitalia, Cramer Ball e dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini che poi si sono imbarcati per Pechino.
«Torniamo in Cina e siamo determinati a crescere nel mercato cinese. Siamo una compagnia diversa da qualche anno fa: abbiamo investito molto nel prodotto e nel servizio, abbiamo stretto alleanze commerciali con partner cinesi e abbiamo un forte partner industriale che ci affianca in questa sfida», ha spiegato Ball ricordando come con le altre rotte per Santiago del Cile e Città del Messico sono aumentati dell’8% i voli a lungo raggio rispetto al 2015. Franceschini ha ringraziato Alitalia per questo collegamento atteso da molto tempo che «potenzierà e amplierà i rapporti tra i due Paesi sia per il turismo come per gli affari». Il nuovo volo quadrisettimanale Roma-Pechino decolla da Fiumicino ogni lunedì, mercoledì, venerdì e sabato alle ore 14:20 per atterrare alle ore 6:20 (orario locale) del giorno successivo e grazie agli accordi commerciali con le principali compagnie aeree cinesi – avverte Alitalia – sarà possibile raggiungere altre 30 destinazioni cinesi. Da Pechino il volo parte invece ogni martedì, giovedì, sabato e domenica alle 9:15 (orario locale) per arrivare a Roma alle 14:25. Il collegamento viene effettuato con aerei Airbus A330 con spazi nelle stive di 300 tonnellate che consentiranno alle imprese di spedire o ricevere merci. Con questo nuovo volo Alitalia conferma la sua proiezione verso l’Estremo Oriente, dove oggi effettua complessivamente 22 frequenze settimanali da e per Tokyo, Seoul e Pechino.
«Per noi questa nuova rotta è importante, il fatto che poi sia di Alitalia la rende una notizia ancora più bella perché è il sistema italiano che si rinforza verso il mercato della Cina», ha aggiunto infine l’ad di Aeroporti di Roma Ugo De Carolis.