La Stampa, 19 luglio 2016
Gli inglesi si sono comprati il segreto della longevità dei sardi
Vuoi vedere che, tra le altre cose, noi sardi, c’abbiamo pure il gene del centenario? Che detta così pare una edizione speciale di gene apposta per il centenario di chissacché e invece no: pare che siamo un posto dove si campa di più e meglio. A casa mia per esempio l’unica centenaria, direi ultracentenaria – perché è morta a centoquattro anni – è stata la mia prozia Maddalena. Che, per inciso, aveva un carattere assolutamente insopportabile. Lei era una di quelle donne rimaste vedove piuttosto presto, la qual cosa non ha sorpreso nessuno di noi in famiglia che ritenevamo suo marito, – un uomo dimesso e piuttosto riservato, – una specie di martire votato al sacrificio. Zia Maddalena era una di quelle donne che nel mio ricordo d’infanzia sono sempre state vecchie. In effetti, quando io sono nato aveva circa sessant’anni e quando lei è morta io ne avevo già quarantaquattro. Quel che so di lei è che si trattava di una donna assolutamente inflessibile, poco incline all’empatia, piuttosto solitaria. Intorno agli ottant’anni il medico le consigliò di portare gli occhiali cosa che lei fece con grande scetticismo e solo dopo moltissimi distinguo. Era religiosissima, ma non caritatevole.
Aveva una memoria che si limitava esclusivamente ai torti subiti. Mangiava pochissimo e solo minestre in brodo e qualche frutto. Non credo, a meno che non lo facesse di nascosto, che avesse mai bevuto. Non fumava. Non usciva mai di casa se non al mattino prestissimo per andare in chiesa e fare la sua spesuccia risicatissima. Era, per usare un eufemismo, parca. Detestava il riscaldamento almeno quanto i nove decimi dell’umanità. Le uniche persone di cui parlasse bene, quando parlava, erano morte da almeno trent’anni. Del marito non parlava. Da tutto ciò mi sono convinto che arrivare a cent’anni è un esercizio per umani senza mezze misure. I ricercatori della Tiziana Life Sciences non avranno nessuna difficoltà a riconoscere il gene della mia prozia fra i 13.000 che hanno appena acquistato: è l’unico che non rivolge la parola a nessuno.