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 2016  luglio 19 Martedì calendario

A Rio ci saranno 297 italiani, 155 uomini e 142 donne (mai così tante)

Rimpiangendo Gianmarco Tamberi e in attesa di capire come finirà con Alex Schwazer, l’Italia che sussurra ai Giochi di Rio si conta e scopre, prima di tutto, di essere particolarmente «rosa». La più rosa di sempre, nel senso della presenza femminile che è cresciuta quasi del 5% rispetto al 2012 (47,81% contro il 43,78%) e che ormai sfiora la parità con il contingente maschile. Ecco i conti: 297 partecipanti, 155 uomini e 142 donne. Rispetto al passato, c’è un lieve incremento di atleti rispetto a Londra (+6), ma i numeri rimangono inferiori in modo netto se guardiamo più indietro: ad Atene 2004 ci fu il boom (367); quattro anni dopo a Pechino si scese a 346, salvo mantenersi a ridosso del primato. La Regione con più partecipanti è la Lombardia (43), seguita da Lazio (36), Toscana (27) e Veneto (25). La Provincia leader? È Roma (30 qualificati) davanti a Napoli (13). Curiosità: Roncadelle, periferia di Brescia, 9.500 abitanti, manda a Rio ben 3 atleti. Praticamente invariata, invece, l’età media complessiva della squadra: quattro anni fa era di 27,82 mentre oggi scende a 27,27. Altri numeri: il 59% dei qualificati è tesserato con gruppi militari e corpi civili dello Stato. La percentuale segna una flessione nei confronti di quella di Londra 2012, quando il dato sfiorava il 63%. Le Fiamme Gialle, comunque, hanno la delegazione più numerosa (38 atleti): al secondo posto, le Fiamme Oro (32). Il Circolo Canottieri Aniene, con 14 tesserati, è invece la società sportiva civile più rappresentata davanti alla Pro Recco (7). Saranno infine 29 i medagliati olimpici di Londra protagonisti anche a Rio: a loro il compito non facile di confermare i podi e di pescare da una miniera che, a giudicare dai pronostici della vigilia, potrebbe rivelarsi un po’ avara. Il nonno della spedizione sarà il 46enne Giovanni Pellielo da Vercelli, detto Johnny, specialista del tiro a volo: con 7 presenze ai Giochi, è arrivato a -1 dal record azzurro di partecipazioni, ancora detenuto dai fratelli Raimondo e Piero d’Inzeo. A proposito: dopo due argenti e un bronzo, Pellielo arriverà finalmente all’oro? All’estremo opposto ecco infine la più giovane: è la nuotatrice livornese Sara Franceschi, 17 anni compiuti a febbraio. Appartiene alla classe 1999. Come dire che pure l’Italia dello sport è ormai pronta ad accogliere le generazioni del terzo millennio.