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 2016  luglio 19 Martedì calendario

A Nizza – tra commemorazione, contestazioni e polemiche – hanno riconosciuto ufficialmente il corpo di Mario Casati, la prima vittima italiana

Fischi, insulti, inviti a dimettersi, cori di «assassini, assassini». Prima e dopo il minuto di silenzio per gli 84 morti di giovedì sera, il premier francese Manuel Valls e la delegazione ministeriale arrivata a Nizza, sono stati contestati da una larga parte delle quarantamila persone che hanno partecipato alla commemorazione di mezzogiorno sulla Promenade des Anglais.
Molti, in spiaggia, hanno proseguito a prendere il sole; ingenti le misure di sicurezza, con un evidente nervosismo delle forze dell’ordine che hanno impedito l’accesso a un quarantenne arabo con uno zaino (c’erano solo effetti personali), ferma restando la diserzione, alla cerimonia, dei numerosi cittadini musulmani della multietnica Nizza. Doveva essere il giorno, ha poi detto Valls definendo «indegna» la protesta forse partita da alcuni ultrà di destra, della compattezza e dell’unità nazionale. E invece quando il premier se n’è andato, di nuovo inseguito dalle offese, l’ex sindaco di Nizza e oggi presidente della Regione della Costa azzurra, quel Christian Estrosi notoriamente nemico del governo socialista, davanti alle telecamere l’ha attaccato. Sostenendo che né lui né Hollande, nelle ore della strage di Mohamed Lahouaiej Bouhlel, l’avevano chiamato per aggiornamenti sul massacro e su eventuali necessità di aiuto.
Che poi la città, pur nell’incapacità di non aver impedito a un camion d’invadere un lungomare teoricamente inaccessibile per la festa del 14 luglio, abbia reagito con forza e capacità, questa è un’altra cosa. Non a caso la folla ha applaudito i soccorritori delle ambulanze e i vigili del fuoco intervenuti sulla Promenade des Anglais. Uno sforzo enorme per lo spaventoso numero di vittime e feriti: sono ancora 74 i ricoverati, dei quali 19 in gravissime condizioni; dei deceduti, sono 71 gli identificati.
Si temono almeno cinque morti italiani, forse sei. Ieri sera la Farnesina ha reso noto che la polizia giudiziaria francese ha formalizzato l’avvenuto riconoscimento tra le vittime di Mario Casati, 90 anni, e di uno studente italoamericano Nicolas Leslie, 20 anni. Mancano ancora la moglie dell’anziano Maria Grazia Ascoli, la coppia di amici Angelo D’Agostino e Gianna Muset, più un loro conoscente. Vana anche la ricerca di Carla Gaveglio.