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 2016  luglio 19 Martedì calendario

Arresti e licenziamenti in Turchia dopo il golpe • L’Ue avverte la Turchia: «niente pena di morte» • Riconosciuto un italiano tra le vittime di Nizza • Un ragazzo afgano armato di ascia colpisce in treno • La Russia sempre più a rischio Olimpiadi • Carlo De Benedetti condannato per i morti di amianto alla Olivetti • Luxottica dà il bonus vita ai dipendenti • Aumentano gli incidenti stradali • Le informazioni genetiche dei sardi acquistati dal una società britannica • Le previsioni sulle zanzare


Golpe/1 Il fallito golpe militare di venerdì è costato la vita ad almeno 308 persone, di cui solo un terzo sono militari, mentre più di 500 sono ancora gravemente ferite. La reazione di Erdogan è sempre più dura: gli arresti sono stati più di 7.500, divisi tra militari e magistrati. Tredicimila dipendenti pubblici sono stati licenziati. Più di 8.770 erano dipendenti del ministero dell’Interno, la maggior parte agenti di polizia, costretti a restituire armi e distintivi, 30 i prefetti e 47 presidenti di provincia. Millecinquecento dipendenti del ministero delle Finanze. Per colmare i vuoti di organico lo Stato ha cancellato le ferie degli altri. Ci sarà traffico oggi sulle strade che dal mare riportano alle città. Tre milioni di dipendenti pubblici sono stati richiamati al lavoro a tempo indeterminato. Ergodan ha inoltre chiesto ai turchi di scendere in piazza e festeggiare contro il golpe almeno fino avenerdì, per dimostrare la forza del popolo. Nel governo c’è chi chiede di armare i civili per difendersi meglio da futuri colpi di Stato. Quanto alla pena di morte che l’Europa chiede di non re introdurre, la risposta del presidente è tagliente: «Gli Usa, la Cina e la Russia hanno la pena di morte. Che diritto ha l’Ue a porre il veto su qualcosa che vuole democraticamente un popolo?» (Nicastro, Cds).

Golpe/2 L’Europa ammonisce la Turchia: se vuole entrare nella Ue, «niente pena di morte», «rispetto dello stato di diritto» e basta clima di «vendetta» per il tentato golpe militare. È l’avvertimento che i leader europei lanciano al presidente turco Erdogan dal Consiglio Affari Esteri di Bruxelles, a cui partecipa anche il segretario di Stato americano John Kerry. Parole molto dure di Angela Merkel: «Nelle prime ore dopo il fallito colpo di stato abbiamo assistito a episodi rivoltanti di giustizia arbitraria e vendetta, questo non è accettabile». Il capo della diplomazia americana, Kerry, invia a Erdogan un segnale analogo: «Essere membri della Nato richiede il rispetto della democrazia» (Franceschini, Rep). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]

Nizza/1 A Nizza sono ancora 74 i ricoverati, dei quali 19 in gravissime condizioni; dei deceduti, sono 71 gli identificati. Si temono almeno cinque morti italiani, forse sei. Ieri sera la Farnesina ha reso noto che la polizia giudiziaria francese ha formalizzato l’avvenuto riconoscimento tra le vittime di Mario Casati,90 anni, e di uno studente italoamericano Nicolas Leslie, 20 anni. Mancano ancora la moglie dell’anziano Maria Grazia Ascoli, la coppia di amici Angelo D’Agostino e Gianna Muset, più un loro conoscente. Vana anche la ricerca di Carla Gaveglio (Cds).

Nizza/2 Dice il procuratore di Nizza che l’attentatore Mohamed Bouhlel «mangiava maiale, beveva, consumava droga, aveva una vita sessuale depravata». Aveva una relazione con un uomo di 73 anni (Bonini e Ginori, Rep).

Nizza/3 Uno tra i sette arrestati nell’ambito dell’inchiesta sul massacro della promenade des Anglais a Nizza ha vissuto per qualche tempo in provincia di Bari e poi ha fatto ritorno in Francia (Menduni, Sta).

Germania Ieri intorno alle 21 in Germania un ragazzo diciassettenne di origini afgane si è messo a sferrare colpi d’ascia a bordo di un treno regionale, nei pressi di Würzburg, cittadina della Baviera. Secondo alcune testimonianze si faceva largo al grido di «Allah Akbar». Ha ferito quattro persone, tre in modo grave (forse sono in pericolo di vita), prima di essere bloccato dalla polizia. Sull’identità dell’assalitore, il ministro dell’Interno della Baviera Joachim Herrmann ha detto parlando ai microfoni del canale televisivo «Ard», che si tratta di un minorenne che era arrivato senza genitori in Germania ed era stato accolto come profugo e affidato a una famiglia tedesca. Per il sito del tabloid tedesco Bild residente a Ochsenfurt, paese di 10mila abitanti a una ventina di chilometri a Sud-Est di Würzburg (Cds).

Doping La relazione presentata ieri a Toronto da Richard McLaren, l’esperto canadese nominato dall’agenzia mondiale antidoping (Wada) per indagare sullo scandalo dei test manipolati in Russia ha confermato le peggiori attese: si tratta di doping di Stato. Già oggi potrebbe arrivare l’esclusione della Russia dalle Olimpiadi di Rio. Secondo la relazione di McLaren, fra il 2010 e il 2015 tutto lo sport russo è stato controllato da una struttura che comprendeva il ministro dello Sport, Vitaly Mutko, il suo vice Yuri Nagornykh, la vice-responsabile del centro di preparazione nazionale, Irina Rodionova, e agenti dell’Fsb (i servizi segreti eredi del Kgb). L’obiettivo era favorire e coprire il doping degli atleti di discipline olimpiche e no. Cardine della struttura erano i due laboratori di Mosca e Sochi che provvedevano a cancellare i test positivi utilizzando campioni di urina pulita. L’indagine si basa sulla testimonianza di Grigory Rodchenkov, l’ex capo dell’antidoping russo, riparato da mesi negli Usa dopo la morte sospetta di due suoi colleghi (Semeraro, Sta).

Amianto Carlo De Benedetti è stato condannato in primo grado dal Tribunale monocratico di Ivrea (in seduta collegiale, presidente Elena Stoppini) a 5 anni e due mesi di carcere. Le accuse: lesioni e omicidio colposo per morti da amianto nella Olivetti. Le dieci vittime sono dipendenti che hanno lavorato negli stabilimenti di Ivrea, Aglié e Scarmagno in reparti dove si trattava il silicato, una polverina bianca a base d’amianto. Tutti e dieci si sono ammalati di mesotelioma, alcuni sono morti. Cinque anni e due mesi anche per Franco Debenedetti, fratello dell’Ingegnere e manager dell’azienda, un anno e 11 mesi all’ex ad Corrado Passera. In tutto le condanne sono state tredici. Gli indennizzi alle parti civili sfiorano i due milioni. Assolti Camillo Olivetti, Onofrio Bono e Roberto Colaninno che hanno gestito la società dopo la vendita da parte di De Benedetti (Bardesono, Cds).

Bonus Alla Luxottica hanno deciso offrire il bonus vita, una specie di polizza agli eredi dei diecimila addetti del gruppo fondato da Leonardo Del Vecchio. In caso di morte dei dipendenti, anche fuori dal luogo di lavoro, garantirà almeno trentamila euro alle famiglie. Il contributo può arrivare a 70 mila euro se nel nucleo familiare c’è un figlio minorenne, studenti fino ai 30 anni, persone con disabilità certificata oppure se il defunto lascia da pagare il mutuo sulla prima casa, anche cointestato (Bottero, Sta).

Incidenti Dopo 15 anni tornano ad aumentare le vittime di incidenti stradali. Nel 2001 si contavano 7.096 morti che sono scesi lentamente, fino a 3.381 nel 2014. Nel 2015 un aumento: 3.419. Gli incidenti nel frattempo continuano a diminuire con costanza (erano 263.100 nel 2001 e siamo passati dai 177.031 del 2014 ai 173.892 del 2015). Sono in aumento le infrazioni, molte delle quali generate dalla distrazione. Tra le cause principali c’è l’utilizzo dello smartphone: 48.524 quelle commesse nel 2015 per il mancato utilizzo di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, il 20,9% in più rispetto al 2014 (Borgomeo, Rep).

Cellulare Un italiano su due non rinuncia al cellulare nemmeno alla guida: di questi (fonte Doxa Direct Line) il 28% circoscrive l’imprudenza a «qualche volta», il 10% la dichiara una distrazione «frequente», il 6% confessa di usarlo anche per mandare messaggi. E l’1% ammette di farlo sempre, tutti i giorni (ibidem). La società britannica di biotecnologia Tiziana Life Sciences, comprando la banca dati italiana Shardna, ha acquistato le informazioni genetiche di circa 13mila sardi per studiare la longevità delle comunità residenti nella provincia dell’Ogliastra. L’operazione è costata 258mila euro. L’idea è quella di individuare tratti genetici legati a varie malattie e provare a sviluppare farmaci per combatterle (Arcovio, Sta).

Zanzare/1 L’Istituto di biometeorologia del Cnr ha elaborato un modello per calcolare quante zanzare ci sono in un determinato luogo. Si parte dalle temperature atmosferiche e si ricava quella all’interno dei tombini, che rappresentano i principali siti di riproduzione. Si valutano i passaggi di fase (larve, pupe, adulti) e il tasso di mortalità. In questo modo si prevedono le uova deposte. Il calcolo vale in un raggio di un ettaro, anche se ogni zona presenterà aree più o meno colpite, e alla fine il livello di infestazione è classificato per fasce. I dati e i calcoli confermano che quest’anno le zanzare sono meno dell’anno scorso (Meldolesi, Cds).

Zanzare/2 Da due zanzare fondatrici che iniziano a riprodursi in Italia ad aprile, senza intoppi né limitazioni, potrebbe discendere una prole che a ottobre è valutabile in 2.500 milioni di miliardi di esemplari. Tutte insieme peserebbero 83 milioni di tonnellate. Messe in fila coprirebbero oltre 65 milioni di volte la distanza Terra-Luna (ibidem).

(a cura di Daria Egidi)