Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  luglio 17 Domenica calendario

Capello come manager: l’ultima idea dell‘Inter

L’Inter cinese pensa a Fabio Capello per un ruolo manageriale. Ma inevitabilmente l’ex c.t. di Inghilterra e Russia potrebbe essere il profilo giusto anche per una stagione in panchina se tra una settimana negli Stati Uniti Erick Thohir e Roberto Mancini non troveranno un accordo per proseguire insieme.
Nei giorni scorsi uno dei tanti intermediari che gravitano intorno a Suning, nuovo azionista di maggioranza nerazzurro, ha contattato il figlio di Capello, Pierfilippo, avvocato che cura anche gli interessi del padre. Un sondaggio per capire se tornare a proporre alla famiglia Zhang la candidatura di Capello dopo il no arrivato per allenare lo Jiangsu, la squadra di recente acquisita dal colosso dell’elettronica con sede a Nanchino. Malgrado abbia appena rinnovato di un anno il contratto come commentatore di Fox, tramite il figlio, Capello ha lasciato via libera all’intermediario.
Dopo una faticosissima esperienza sulla panchina della Russia, don Fabio ha deciso che avrebbe respinto anche le più ricche tra le offerte che gli fossero giunte da paesi con mentalità e lingue troppo diverse dalle sue. Questo spiega anche il no alla stessa Suning. Troppo faticoso, soprattutto a 70 anni, rimettersi in gioco in una realtà lontana come quella cinese.
A Capello però aveva pensato anche un club di fascia media di un importante campionato straniero per un ruolo manageriale, come supervisore tecnico del club. L’idea non gli era spiaciuta affatto, salvo poi declinare perché le prospettive non erano da vertice. Se però adesso Suning desse l’ok per approfondire la trattativa, difficilmente Capello resterebbe insensibile a un progetto ambizioso come quello dell’Inter targata Suning. Perché se anche davvero in questo primo mercato fosse frenata dai paletti Uefa in chiave fairplay finanziario, la corazzata cinese è pronta a fare pesanti investimenti dalla prossima stagione.
Detto che siamo in una fase embrionale, rimane la suggestione di un matrimonio che in passato è sembrato vicino almeno tre o quattro volte. Nel 1999 Massimo Moratti aveva pensato al tecnico di Pieris, salvo poi virare su Marcello Lippi. Nella primavera del 2005 sempre l’ex patron aveva iniziato a lavorare per portare Capello a Milano dalla Juve, ma lo scandalo di Calciopoli di un anno dopo cancellò l’ipotesi. Nel 2010 era tra i candidati per sostituire Mourinho dopo il Triplete, ma poi si puntò su Rafa Benitez. Anche un anno dopo, quando Leonardo risolve il contratto con l’Inter, Moratti incontra Capello per affidargli la panchina. Ma non se ne farà nulla.
Ora le strade di Inter e Capello potrebbero unirsi. Anche se è molto difficile immaginare una convivenza tra l’ex Real Madrid e Roberto Mancini. Pur con ruoli diversi, i due sarebbero i classici galli in un pollaio. E i rapporti tra di loro non sono idilliaci. Un problema che comunque potrebbe non porsi se Mancio e Inter si dovessero separare a breve. Anche perché il tecnico di Jesi è in corsa proprio per allenare le due nazionali dove è già stato, senza particolare successo, proprio Capello.
Dopo il fallimento a Euro 2016, Inghilterra e Russia infatti pensano a Mancio per sostituire rispettivamente Hodgson e Slutski. In entrambi i casi però il tecnico dell’Inter potrebbe pagare un’ondata nazionalista. Se infatti dopo Brexit a Londra sono cresciute le quotazioni di Allardyce, sponsorizzato anche da Ferguson, l’agenzia russa Tass non ha fatto a tempo a spiegare che Mancini è il preferito della federcalcio locale (anche se non ci sarebbe ancora stato un contatto ufficiale) che il ministro dello Sport, Vitaly Mutko, ha smentito tutto, esprimendo la propria preferenza per un allenatore russo. La scelta comunque verrà fatta entro fine luglio. Quelle di Mancini e Capello in chiave Inter invece dovranno arrivare molto prima. E se con Mancio sarà divorzio, Capello potrebbe essere il profilo giusto (come Leonardo, del resto) per traghettare dalla panchina l’Inter verso l’era Simeone e poi passare dietro a una scrivania. Vero che i dirigenti interisti smentiscono di avere fatto alcuna mossa per un ipotetico dopo Mancio, ma non si può escludere che in Cina non si stia muovendo qualcosa.