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 2016  luglio 17 Domenica calendario

Banche e globalizzazione. Un passo indietro?

Domani, la managing director del Fondo monetario internazionale (Fmi), Christine Lagarde, farà un discorso alla Federal Reserve Bank di New York nel quale tratteggerà, con preoccupazione, un passo indietro rilevante della globalizzazione. Succede che, dalla crisi finanziaria del 2008, le operazioni tra banche corrispondenti sono crollate. Si tratta di quegli accordi bilaterali tra istituti di credito necessari per portare a termine operazioni tra Paesi diversi e in valute differenti. Accordi che permettono di finalizzare una serie di operazioni di pagamento e di servizi finanziari indispensabili in un mondo in cui merci, servizi e persone scavalcano i confini: pagamenti, finanza per il commercio, gestione della liquidità, prestiti e investimenti in valuta, finalizzazione delle transazioni. Operazioni necessarie a fare funzionare la catena mondiale della produzione. Dalla crisi del 2008, le grandi banche, soprattutto quelle americane ma anche europee, hanno imboccato la strada del de-risking, la riduzione del rischio, e in questa tendenza hanno molto ridotto le relazioni con banche di Paesi emergenti e in via di sviluppo in quanto ritengono pericolosa una relazione con esse. L’Fmi ha calcolato che le autorità monetarie in tutte le regioni del mondo hanno rilevato un 54% di casi di declino nei rapporti tra banche corrispondenti, contro un 2% di aumenti significativi. Se si guarda il fenomeno chiedendo conferma alle grandi banche globali, c’è la conferma: il calo tocca il 75% dei casi, mentre l’aumento arriva al 5%. Le banche locali dei Paesi poveri registrano un declino accentuato del 14%, e uno moderato del 46%. Per il momento riescono a trovare ancora qualche alternativa per condurre le loro operazioni ma fanno sempre più fatica: hanno registrato un 67% di ritiro dall’attività di corrispondenza delle banche americane, del 30% di quelle britanniche, del 14% delle svizzere, del 13% delle canadesi e tedesche, dell’ 8% di quelle francesi. Uno dei settori colpiti da questa tendenza è quello delle rimesse degli emigranti, per alcuni Paesi una fonte di reddito fondamentale, che ha sempre più difficoltà e costi in aumento. Lagarde dirà che la riduzione delle corrispondenze bancarie è una minaccia socio economica significativa nei Paesi emergenti e poveri e che può produrre una riduzione della stabilità nel mondo.