Libero, 18 luglio 2016
Fenomenologia di Wanda Nara
La prima cosa che ci viene in mente pensando alla signora Icardi, nonché Wanda, nonché Nara, riguarda l’eterna diatriba tra coloro che la ritengono una bella figueira e i detrattori che invece esclamano «giammai! Trattasi di bellezza assai sopravvalutata!». Per dirimere la questione prenderemo in prestito la saggia considerazione di un poeta anonimo: «Mi sono fatto di peggio».
La seconda cosa che ci viene in mente pensando alla signora Icardi è che dovremmo avere maggiore rispetto nel rivolgerci all’ex soubrette popputa, ora madre e procuratrice. Soprattutto madre. La fertilissima 29enne Wanda – già genitrice di Valentino (7 anni), Costantino (5) e Benedicto (4) (figli di primo letto, ovvero del tamarro Maxi Lopez), oltre che di Francesca (figlia di secondo letto, ovvero di Maurito) – è in dolce attesa del quinto pargolo. «Sono al 2° mese», ha raccontato qualche giorno fa al Corriere, segno che la signora se ne frega assai delle questioni formali («la lieta novella si annuncia solo al terzo mese!», la lezione dei nostri nonni), segno soprattutto che il bomber interista dopo aver accorciato le distanze con Francesca (3-1) e a un passo dal «gol» del 3-2, pare abbia tutte le intenzioni di pareggiare e infine vincere il personalissimo match con Maxi Lopez.
La terza cosa che ci viene in mente pensando alla signora Icardi è che tutti noi conosciamo la sua vicenda amorosa ma non talune singolari sfaccettature. Partiamo dalla vicenda amorosa, che ci piace riassumere in 10 inutili pillole (quelle che non prende la Wanda, è evidente). 1) Lei sta con Lopez. 2) Lopez la presenta a Mauro. 3) Si fanno la foto a tre sulla barchetta e sembrano grandi amici. 4) Mauro in realtà trasforma Lopez in un montone. 5) Lopez a sua volta pare avesse trasformato Wanda in un’alce siberiana. 6) Mauro e Wanda si innamorano tipo pesci lessi e fa niente se lui ha sei anni meno di lei. 7) A divorzio col montone avvenuto, i due piccioncini si sposano: è il 27 maggio 2014. Quindi organizzano un mega party per far felici amici e parenti: è il 7 giugno. 8) Lopez non la prende bene e tutte le volte che i due pedatori si incontrano in campo, accade qualcosa. L’ultima volta, per dire (Inter-Torino dello scorso aprile), il meshato attaccante granata al momento del tipico saluto tra avversari a centrocampo, prima «non dà la mano» alla Fantozzi e subito dopo si ravana elegantemente i maroni in diretta tv. 9) Maurito a dispetto dei suoi 23 anni non fa come Balotelli che va in disco e dice «ciao zio», semmai ad allenamenti terminati preferisce stare con i 4 figli e la moglie. Con lei posta foto su Instagram molto impegnate: macchinoni, orologi, tamarrate, talami dove evidentemente i due improvvisano sedute serrate di «zumba».
A volte, nelle foto, lei «esclude» Mauro e mostra a tutti la «vista Meazza» del loro attico in zona San Siro con tanto di chiappa al vento (la nudità non ha mai particolarmente imbarazzato Wandita. Se non ci credete controllate su «google image» dei vostri figli: il nome «Wanda» dovrebbe ragionevolmente comparire tra i «preferiti»). 10) Maradona in questa storia non c’entra una fava, ma siccome in Argentina lei è celebrata tipo Bobo Vieri da noi, Diego che al suo Paese «tutto può» si permette di farsi i cazzacci loro: «Lui non è degno di indossare la maglia dell’Argentina! Ha tradito un amico!». Gli risponde la stessa Wanda: «Se convocassimo i calciatori per quello che fanno nella loro vita privata, allora rimarremmo senza giocatori». La Sentenza de Dios di Wanda che, tra l’altro, un giorno disse: «Sono famosa proprio grazie a Maradona.
A 16 anni durante una sfilata lui era in giuria, quando mi ha vista si è alzato in piedi ed ha iniziato a corteggiarmi dandomi un fiore. I flash erano tutti per me». Secondo le malelingue Diego avrebbe tentato il golazo rimanendo a bocca asciutta, da qui l’astio nei confronti della signora. La quarta cosa che ci viene in mente pensando alla signora Icardi, riguarda appunto «le sfaccettature». A guardare certi filmati della tv argentina del passato in cui lei si fa tastare le zinne vestita da sexy-infermiera (ma il debutto sul palco è datato 2005 come vedette nella compagnia Humor en Custodia), non diresti che in realtà la ragazza abbia interessanti qualità che vanno al di là dell’apparenza. Per dire, un giorno va da Mauro e gli dice: sarò io la tua procuratrice. Lui le risponde: mi fido di te. La cosa fa sorridere gli assai maschilisti signorotti del calcio, ma non certo lei, bravissima a entrare nella parte: l’anno scorso discute con l’Inter i diritti d’immagine del marito durante 45 giorni di serratissima trattativa. Quest’anno, invece, prima decide che Maurito non aprirà più le porte a qualsivoglia sponsorizzazione (solo «fasce alte» tipo Philipp Plein, la casa d’abbigliamento di cui è testimonial), poi torna alla carica con la faccenda del ritocco al contratto «dovuto, dopo le promesse della società». L’ormai procuratrice, per dire, se ne frega dei modi mignotteschi dei suoi «colleghi» (che mediaticamente «dicono» ma, soprattutto, «non dicono») e preferisce utilizzare la tecnica del «parlo come magno». Non più tardi di sei giorni fa interviene nel corso di una diretta fiume a Telelombardia e, incalzata dal conduttore Andrea Longoni, improvvisa un monologo lungo 35 minuti dove parla di «Mauro», «Inter», «famiglia», «club che vorrebbero mio marito», «figli da portare a scuola». Uno spettacolo.
La quinta cosa che ci viene in mente pensando alla signora Icardi è che effettivamente una così nel mondo del calcio non si è mai vista, ma alla fine non è che sia per forza un male. Scusate, meglio Raiola? Cioè, Minone, dai...