ItaliaOggi, 15 luglio 2016
In Irlanda il Pil è cresciuto del 26,3%, una cosa che non si era mai vista
Non si era mai vista una cosa del genere in Irlanda. La politica fiscale attrattiva verso i capitali delle multinazionali estere, ha fatto schizzare la crescita del pil per l’anno 2015 ad un mai raggiunto 26,3%. La cifra è stata rivista dall’ufficio centrale di statistica. Prima di questa correzione al rialzo, il tasso di crescita del pil per il 2015 aveva già messo a segno uno spettacolare +7,8%, consegnando all’Irlanda il titolo di economia più dinamica dell’Unione europea.
Insomma, il fisco fa crescere il pil dell’Irlanda.
Due fenomeni spiegano questo terremoto contabile: le statistiche hanno registrato da una parte l’aumento del numero di aerei importati in Irlanda per il noleggio di velivoli, dall’altra l’aumento dei capitali delle imprese domiciliate nel paese. L’Irlanda, infatti, accoglie molte multinazionali americane che insediano nella repubblica le proprie sedi per sfuggire alle imposte sulle società che sono in effetti molto salate negli Stati Uniti rispetto al tasso del 12,5%, molto più attrattivo, applicato in Irlanda.
Sono i capitali di queste imprese che fanno sentire i loro effetti sul bilancio dell’Irlanda e dopano così il pil del paese, spiegano gli analisti di Capital Economics. La conseguenza matematica di questa revisione straordinaria è che l’evoluzione del pil del primo trimestre 2016 è stato corretto al ribasso, con un calo del 2,1%. Al di là delle questioni contabili e sulla nozione stessa di pil, le ultime statistiche confermano che l’economia irlandese resta in piena forma, sostenuta dalla positiva dinamica dei consumi delle famiglie.