Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  luglio 14 Giovedì calendario

Se il parchimetro non ha il bancomat non siete tenuti a pagare la sosta nelle strisce blu. Lo dice la legge

Dal primo luglio scorso chi parcheggia l’auto sulle strisce blu e non trova un parchimetro attrezzato per i pagamenti tramite pos, bancomat o carta di credito, può sostare gratuitamente. A sostenerlo è lo Studio Cataldi, precisando che «a partire da tale data, infatti, è scattato l’obbligo imposto dalla legge di Stabilità 2016 per i comuni di adeguare i dispositivi di controllo della durata della sosta a pagamento per consentire i pagamenti con bancomat o carte di credito».
La notizia è destinata a creare scompiglio e soprattutto a minare le già fragili casse dei comuni italiani che pur continuano a puntare sulle multe per rimpolpare i bilanci. Stando ad una indagine dell’Adnkronos, ad esempio, a Roma nel 2016 le multe aumentano in maniera consistente passando da 250 mln a 325 mln a Firenze, 3,5 mln in più rispetto al 2015. Ma nella Capitale a pesare sono soprattutto i 148 mln di arretrati che, considerando una capacità di recupero non superiore al 35%, producono ogni anno un buco di almeno 100 mln. Milano è invece in controtendenza, con una riduzione dai 405 mln del 2015 ai 355 mln nel 2016 dell’introito stimato. Un caso a parte è rappresentato da Napoli. Dove la percentuale di riscossione delle multe è ampiamente sotto il 10%, con la Corte dei Conti che per il periodo 2009-2013 ha stimato il 4% delle multe effettivamente riscosse rispetto al totale.
«Le conseguenze sono di facile intuizione», scrive lo Studio Cataldi, «sia per gli automobilisti che in mancanza dei dispositivi attrezzati col bancomat potranno ritenersi autorizzati a parcheggiare gratis e senza il rischio di essere multati, sia per le “casse” dei (molti) comuni che non si sono ancora adeguati». Attenzione però, perché la norma è ambigua. Se è vero infatti che il comma 901 della legge, con il fine di incentivare i pagamenti elettronici, prevede infatti, anche per i dispositivi di controllo di durata della sosta, l’obbligo di «accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito e carte di credito». È altresì vero che i comuni, come prevede la nota apportata al dl 179/2012, dalla stessa legge di stabilità, possono dichiarare di non aver potuto ottemperare all’obbligo per «oggettiva impossibilità tecnica». Si rischia che il solito vuoto normativo porti ad una pioggia di ricorsi di automobilisti in realtà legittimato a non pagare la sosta. Multe che potranno essere contestata anche senza ricorso al Tar, proprio perché il Comune di fatto si è reso inadempiente all’obbligo di adeguamento previsto dalla Finanziaria 2016.
Ma c’è di più, il governo non ha completato il proprio lavoro: è scattato l’obbligo dei pos ma mancano i decreti attuativi. Dunque la norma potrebbe essere carta straccia perché incompleta. La conferma arriva dal Comune di Bergamo, in risposta all’interrogazione presentata dal capogruppo leghista, Alberto Ribolla, che chiedeva lumi su come l’ammistrazione intendesse regolarsi «per adempiere all’obbligo di legge». Da Palafrizzoni hanno fatto sapere che il testo di legge prevede l’obbligo di offrire la possibilità di pagamento con carte bancarie nei parcometri dal primo luglio. Ma prevede anche l’emissione di decreti attuativi per le regole di armonizzazione alle direttive europee per le commissioni bancarie e chiarimenti in merito all’interpretazione del concetto. «Decreti», hanno chiarito, «che non sono stati mai emanati e che quindi non fanno entrare in vigore la norma».