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 2016  luglio 14 Giovedì calendario

Cairo e Bonomi alla guerra della pubblicità per Rcs

Si combatte su più fronti la battaglia di Rcs, ed è già il tempo degli esposti in Consob. Urbano Cairo, quando ha letto la pubblicità della cordata concorrente guidata da Andrea Bonomi, è trasecolato: si legge che l’Opa di International Media Holding offre un premio del «90% del prezzo offerto da Cairo l’8 aprile 2016». Ma il paragone si basa sull’offerta vecchia di Cairo, poi migliorata nei rilanci. Cairo così è balzato sulla sedia e ha chiamato i suoi legali dello studio Bonelli Erede. I quali si sono rivolti alla Commissione, lamentando «una rappresentazione ingannevole del corrispettivo proposto da Cairo». La pubblicità finita sui giornali, insomma, «è idonea a indurre in errore gli azionisti Rcs e influenzarne in modo scorretto ed erroneo la scelta di aderire all’Opas di Cairo Communication ovvero all’Opa promossa da Imh». Gli «sceriffi» di Giuseppe Vegas indagano sulla presunta manipolazione informativa. Sulle prime hanno imposto l’eliminazione della frase incriminata, ma eventuali contestazioni e sanzioni slitteranno a ben dopo il termine delle offerte, fissato alle 17.30 di domani.
Intanto Bonomi – capofila di International Media Holding, dove ci sono Diego Della Valle, Mediobanca, Unipol e Pirelli – ieri ha acquistato il 2,17% a 0,9892 euro per azione, sotto l’euro in contanti offerto nell’Opa. In tal modo aggiungendo adesioni per un 3,047% (pari al 3,94% delle azioni oggetto dell’offerta), ha raggiunto il 27,82% del capitale di Rcs, non distante dal 30% più un’azione giudicato idoneo per considerare riuscita l’operazione. Urbano Cairo, che scambia 0,18 titoli della sua Cairo Communication per ciascuna azione Rcs aggiungendo 0,25 euro in contanti (pari a 1,05 euro totali, ai valori di ieri), è salito dal 9,5 all’11,3%: l’obiettivo minimo è arrivare al 35% più un’azione. Nella quota già figurano le azioni di Intesa Sanpaolo e quelle dello stesso patron de La7 (in merito a tali indiscrezioni i legali di Bonomi hanno chiesto «adeguata ed esaustiva informativa») ma non ci sono ancora tutte le quote dei fondi che hanno deciso di aderire, come il 3,5% di Antares e il 3% circa di Nextam. «Mi ha guidato una constatazione elementare – ha detto il gestore di quest’ultima Nicola Ricolfi -: la precedente compagine azionaria di Rcs, in parte riflessa in quella attuale di Imh» ha «consegnato agli azionisti un ritorno medio annuo pari a -24%. Direi ai limiti del sadismo finanziario. Gli azionisti di Cairo negli ultimi 10 anni hanno invece realizzato un ritorno medio annuo pari a +10%». Anche Ersel e altri due fondi internazionali sarebbero pronti a consegnare a Cairo. Così come peserà – a favore di Bonomi – il 24% di capitale passato di mano, di cui l’8% solo ieri: molti fondi speculativi avrebbero acquistato a 0,98 euro per consegnare all’Opa e lucrare la differenza. Già oggi sono attese molte adesioni, ago della bilancia saranno i fondi internazionali mentre in Consob dovranno confermare se, come sostengono i legali di Cairo, solo un’offerta potrà sopravvivere, quella che avrà più azioni.
Intanto in casa Cairo si pensa già al Corriere della Sera del futuro. L’imprenditore ha già fatto capire che confermerà direttore Luciano Fontana, il quale, in un’intervista, non ha nascosto le mire di espandere il giornale a Nord Ovest, terra assai cara all’alessandrino Cairo.