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 2016  luglio 14 Giovedì calendario

I profughi troppo vicini a casa Clooney

Pensate pensate che cosa ha scoperto il quotidiano inglese Daily Mail. I profughi dall’Etiopia, dalla Somalia, dalla Guinea, dall’Afghanistan che aspirano a passare il confine svizzero per dirigersi verso l’Europa del Nord – pensate pensate – dopo aver viaggiato sui barconi e aver rischiato la vita per lasciare i loro Paesi, adesso si permettono di infestare il paradiso del Lago di Como, lo stesso paradiso in cui – pensate pensate – anno casa star internazionali del calibro di George Clooney, Madonna e Donatella Versace.
Intendiamoci, non infestano proprio le loro abitazioni (ci mancherebbe!), ma ci siamo vicini, visto che a centinaia bivaccano lì, sul piazzale della stazione cittadina, a qualche decina di chilometri dalle austere residenze di attori e cantanti e stilisti che hanno investito milioni pensando di trovare asilo, in fuga dalla loro celebrità, sulle sponde di uno dei laghi più chic d’Europa. Dunque, ieri, sul sito, il Daily Mail ha lanciato l’emergenza umanitaria a favore di quei poveri vip, con un titolo commovente: «Un campo profughi nel rifugio italiano di George Clooney». Tanto più commovente, perché lo «scoop» affiancava le vedute magnifiche del lago, i ridenti giardini, i battelli sereni, le ville sobrie, le montagne innevate sul fondo, le indimenticate foto-ricordo del matrimonio tra George e Amal con le immagini dei migranti stracciati e ammassati, sdraiati sulle panchine e sui davanzali dei finestroni della stazione ferroviaria di Como. Accostamento sconvolgente, perché immaginate che tragedia immane se quei viaggiatori neri del Gran Tour 2016 decidessero di spingersi oltre, lasciare la stazione e invadere le rive lacustri, per andare a godersi l’ombra dei pini, le logge panoramiche, le sale affrescate, le statue neoclassiche, i tempietti, le «location» suggestive e le fontane naturali. Immaginate se scoprissero che lì a due passi trionfano i luoghi dolci e carezzevoli che incantarono Plinio il Vecchio, Rossini, Bellini, Goethe, Stendhal, Wagner…