La Gazzetta dello Sport, 12 luglio 2016
Nelle redazioni i maschi sono ancora maggioranza, dunque quando un politico-donna sale alla ribalta, senza dirlo a nessuno i maschi vanno a controllare le gambe della nuova arrivata

Nelle redazioni i maschi sono ancora maggioranza, dunque quando un politico-donna sale alla ribalta, senza dirlo a nessuno i maschi vanno a controllare le gambe della nuova arrivata. Le politiche lo sanno e girano di preferenza in pantaloni (caso Hillary, caso Merkel).
• Attacco demenziale.
È per via di Theresa May, da domani premier britannico al posto di Cameron. Gambe sottili, che non nasconde perché gira di preferenza con la gonna. Maniaca delle scarpe e degli abiti stravaganti.
• Non ho la minima idea di chi sia. Premier al posto di Cameron? Ma non doveva succedere tutto a settembre?
Se si fosse andati alle primarie tradizionali, affidandosi ai 150 mila iscritti, si sarebbe andati a settembre. Alle primarie corrono i due candidati che vincono la selezione del voto parlamentare. I deputati votano i vari aspiranti alla guida del partito, che nel nostro caso coinciderà con la guida del governo, e a ogni tornata eliminano l’ultimo arrivato. È capitato però che la coppia finalista, tutta femminile - Theresa May contro Andrea Leadsom - si sia sciolta per tempo: la Leadson ha rinunciato, la May è rimasta sola, i 150 mila avrebbero avuto poco da scegliere. Così oggi Cameron presiederà il suo ultimo consiglio dei ministri, poi andrà dalla regina e presenterà le dimissioni. In poche ore traslocherà anche dal secondo piano di Downing Street numero 10, la residenza del primo ministro. La May, intanto, si presenterà a Buckingham Palace per ricevere l’incarico, poi già domani andrà a vivere col marito a Downing Street. Quindi parlerà alle Camere e, insomma, in meno di un mese la Gran Bretagna ha deciso di uscire dalla Ue e di cambiare sia il primo ministro che, probabilmente, il capo dell’opposizione. Resiste, ma è in crisi, infatti, anche il capo del Labour Jeremy Corbin e a sfidarlo, con probabilità non indifferenti di sostituirlo, è un’altra donna: Angela Eagle, capelli a caschetto e omosessuale dichiarata. Quindi alle elezioni inglesi del 2020 (perché tutti giurano che con Theresa la legislatura avrà un corso regolare) potrebbero fronteggiarsi, come cape dei conservatori da un lato e dei laburisti dall’altro, due donne. E la leader scozzese è la signora Nicola Sturgeon (antiBrexit). E le modalità di uscita della Gran Bretagna dalla Ue saranno discusse da due donne, Angela Merkel e Theresa May. Mentre alla Casa Bianca dovrebbe dir la sua su tutta la faccenda un’altra donna, cioè Hillary Clinton, che in questo momento i sondaggi dànno in vantaggio su Trump per qualcosa come 70 a 30. Quindi, ammettiamolo, il mondo è sempre più in mano alle donne, e dovrebbe essere un bene, se le donne si terranno un minimo alla larga dalle logiche maschili.
• Parliamo di questa Theresa May.
Nasce Brasier, a Eastbourne nel Sussex. Compirà 60 anni il 1° ottobre. È una scienziata, come la Merkel, ha studiato Geografia a Oxford (St Hugh’s College). È sposata con Philip May, bancario. All’inizio ha lavorato anche lei alla Banca d’Inghilterra. Sta in Parlamento dal 1997. Nel governo di David Cameron era ministro dell’Interno.
• Politicamente?
Sarebbe una nuova Thatcher, paragone che lei respinge (però ha lo stesso profilo spigoloso). Per niente tenera con gli immigrati. Era schierata per il Remain, si dice per fedeltà a Cameron, e comunque durante la campagna elettorale non si è mai esposta più di tanto. Sembra dunque la scelta giusta per non scontentare quel 48% che dall’Unione non voleva uscire. Ha già dichiarato che alla Brexit si deve dare seguito, perché la volontà popolare va rispettata. Il suo ingresso a Downing Street dovrebbe favorire un’uscita veloce, contrariamente a quello che si era pensato subito dopo il voto. Gli analisti sostengono addirittura che sarà tutto risolto prima della fine dell’anno. È già un punto di contrasto con l’atteggiamento della Merkel, che sembrava voler procedere senza fretta, forse con la speranza che alla fine, della Brexit, non si sarebbe fatto niente.
• Cos’è la storia delle scarpe e degli abiti stravaganti?
Ha una collezione sterminata di scarpe. Al Congresso conservatore del 2002, con i laburisti che imperversavano e i tory in crisi, si presentò con un modello leopardato a tacchi a spillo altissimi. C’è la questione che non ha figli, punto su cui l’ha attaccata Andrea Leadsom, con un giudizio che le è costato la candidatura. «Io ho tre figli, e in quanto madre sono più adatta a governare di lei, che figli non ne ha». Una volta, in tempi non sospetti, Theresa, che è diabetica, ha commentato amaramente la sua condizione di non-madre, dovuta, ha detto, a motivi di salute. «Guardi le altre famiglie e ti rendi conto che loro hanno qualcosa che tu non hai».