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 2016  luglio 11 Lunedì calendario

Wanda Nara spinge Icardi lontano dall’Inter

Mentre Mauro Icardi con la squadra stava raggiungendo i 2.275 metri di Plan de Corones per l’ora di pranzo, Wanda Nara – moglie e manager del capitano nerazzurro – decideva di buttare giù un paio di dichiarazioni che squassavano il mondo nerazzurro. «Da quanto sto notando, l’Inter ha messo in vendita Mauro Icardi – ha svelato a calciomercato.com -. Ci sono molti club interessati. Valuteremo la situazione con il massimo rispetto per tutti. A Mauro dispiacerebbe molto lasciare l’Inter, però abbiamo capito la situazione economica del club e che evidentemente non possono trattenere Icardi. Non c’è clausola rescissoria e speriamo l’Inter non chieda cifre fuori mercato, ma coerenti con il suo contratto». Ribadendo il concetto poi con un paio di tweet scomparsi nel giro di alcuni minuti.
Una lama sorprendente nella quotidianità della squadra a Riscone di Brunico, dove Icardi è il giocatore più ricercato dai tifosi (anche ieri dopo l’allenamento della mattina, giro di campo per gli autografi). L’uscita della moglie-manager nasconde un disaccordo di fondo sulla gestione del presente e del futuro di Mauro. Incedibile a parole secondo l’Inter, ma di fatto al centro di diverse chiacchierate fatte negli ultimi mesi con le squadre interessate. Atletico Madrid, Psg, club di Premier e nelle ultime settimane anche la Juventus si sono mossi (i bianconeri con grande riguardo). Un altro tassello che va a formare il puzzle è la questione stipendio. Mauro ha firmato il rinnovo fino al 2019 un anno fa, “aggiustando” il salario da una base di 3,6 milioni a salire fino all’ultimo anno dividendo il contratto tra salario e diritti d’immagine. Dalla parte del giocatore ci sarebbe il desiderio di avere un riconoscimento economico per la parte dello stipendio alla luce degli interessi mostrati da altri club. Un discorso articolato che si dovrebbe affrontare entro l’avvio della stagione ascoltando la parte del giocatore (Wanda e le persone più vicine a lui) se si vuole andare incontro alle sue richieste. Senza far passare Mauro come un mercenario che vuole restare nerazzurro per i soldi, ma solo per un riconoscimento proporzionato alla situazione. Detto che in tutto questo l’intera famiglia Icardi è felicissima a Milano e che non si vede lontana dal capoluogo lombardo.
Diversa invece la posizione dell’Inter che non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma ha fatto pervenire la sua posizione in tre punti. In primis, per il club di corso Vittorio Emanuele l’attaccante è incedibile. Volere di Suning, la proprietà cinese che intenderebbe cominciare la scalata alla Juventus proprio dal capitano numero 9. In seconda battuta, non c’è alcun ragionamento in corso per quanto riguarda l’adeguamento del contratto visto che lo stesso è stato sistemato un anno fa a cifre più che adeguate. Quindi il tema di un adeguamento non è una priorità. E infine la cessione di Mauro (se proprio bisognerà affrontare il tema) verrà valutata soltanto di fronte a clamorose offerte che partono da 50 milioni. Il che consentirebbe all’Inter di mettere insieme una plusvalenza di almeno 44 milioni visto che ne pagò 13 nel 2013 per prelevarlo dalla Sampdoria e ora il suo costo residuo a bilancio è di poco più di 6 milioni. In tutto questo l’Inter non avrebbe apprezzato la scelta di Wanda di pubblicare prima in rete e poi sui social il suo pensiero. Secondo il club, i canali istituzionali sarebbero stati più graditi. Oggi a Riscone arriverà il d.s. Piero Ausilio per la presentazione di Caner Erkin (ore 16). Inevitabile, cogliendo l’occasione, che qualche domanda gli verrà fatta durante la conferenza stampa. Perché le due visioni dovranno trovare una sintesi. Con la stagione che sta iniziando, non è una soluzione saggia per nessuno partire con situazioni non completamente chiarite. Meglio un confronto, se necessario, prima di pensare solo ed esclusivamente al campo.

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Una trattativa lunga 45 giorni con riunioni di ore e ore. Così Wanda Nara ha affrontato il suo primo contratto da manager del marito. Quando nel 2015 l’Inter e l’entourage del giocatore hanno iniziato a incontrarsi per parlare del ritocco economico di Mauro, Wanda ha iniziato a studiare le carte e le possibili derive che i discorsi avrebbero potuto prendere per portare a casa il miglior risultato possibile. Wanda ha fatto fruttare la sua esperienza soprattutto nel campo dei diritti d’immagine. Showgirl e modella, in Argentina è un volto noto a tutti. In principio, molto di più dello stesso Mauro.
Quando si è trattato di affrontare il rinnovo del marito, non ha esitato a coinvolgere nell’operazione tutto il suo entourage (composto da persone legate da sempre anche affettivamente a Icardi) comprendendo pure uno studio commercialistico. La dirigenza interista dell’epoca ricorda bene la meticolosità delle riunioni e la lettura continua di ogni parte del contratto prima di apporre la firma affinché tutto fosse sostenibile e fiscalmente corretto. Con il rinnovo, è cambiata anche la strategia del posizionamento del «marchio Icardi» sul mercato. Non più porte aperte a qualsiasi sponsorizzazione, ma l’elevazione del target a modelli di fascia alta. Pochi ma buoni, insomma. Una visione più ampia che ha reso il capitano dell’Inter uno sportivo riconoscibile anche fuori dall’Italia. Wanda conosce bene da sempre questo aspetto per via dei suoi trascorsi professionali. E in più ha unito la voglia di imparare e la saggezza di essere affiancata da persone preparate.
Durante le trattative con l’allora d.g. Fassone e l’attuale d.s. Ausilio, la manager proponeva, rilanciava, spiegava e sdrammatizzava ogni tanto quei momenti di tensione. In un mondo prettamente maschile, è emerso il suo lato minuzioso fino all’esasperazione. Adesso Icardi è un bomber in campo e un’industria ben avviata fuori. Su questo tasto Wanda ha spinto molto, portando la creazione di un accordo nuovo basato non solo sullo stipendio ma anche su una forte percentuale legata ai diritti d’immagine.
E la fiducia di Mauro in Wanda è stata totale in quei 45 giorni. Perché non ha mai partecipato a una riunione, non è mai intervenuto per spingere su qualche aspetto della complessa trattativa e nemmeno ha alzato il telefono per chiedere chiarimenti ai suoi dirigenti. Sono bastati la costanza e la perseveranza della moglie. Donna, madre, moglie e anche manager. Poliedrica, difficile da ingabbiare in rigidi schemi. L’Inter ha imparato a trattare anche con lei. E Mauro si è presentato il 3 giugno 2015, la prima volta in quei giorni di trattative. Lo ha fatto per firmare l’accordo raggiunto fino al 2019.