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 2016  luglio 10 Domenica calendario

L’Italia del basket ha perso. Quindi niente Olimpiadi

L’incubo continua. Per la terza volta consecutiva il basket italiano fallisce la qualificazione olimpica e resta escluso dall’élite mondiale dei canestri. L’ultima partecipazione ai Giochi risale ad Atene 2004, quando gli azzurri conquistarono il loro miglior risultato di sempre: argento dopo il ko in finale contro l’Argentina. Il ritorno sotto i Cinque Cerchi resta dunque un sogno dopo l’inopinata sconfitta di ieri nella finale del Preolimpico di Torino contro la Croazia (78-84) che pure l’Italia aveva battuto nella fase eliminatoria. 

Super Bogdanovic
Anche questa volta è stata una partita molto equilibrata, con l’Italia contratta in avvio e condizionata dai 2 falli a Bargnani (un tecnico per proteste) e Gallinari (su Saric) che per molti minuti hanno tolto due bocche da fuoco a Messina. Bogdanovic ancora una volta è parso incontenibile, mentre Belinelli ha giocato solo a tratti e Gentile ha alternato buone iniziative a errori banali. La Croazia ha tentato la fuga al 14’ (17-28), neutralizzata in parte a metà gara (34-39) grazie a Gallinari. Un parziale di 10-0 per l’Italia ha ribaltato il match in avvio di ripresa (42-39), ma Simon ha riportato avanti la Croazia (52-54 al 30’). L’ultimo quarto è stato una lunga volata, nella quale l’Italia ha segnato appena 3 punti nei primi 5’16”, andando a -8 (55-63 al 36’) ma riuscendo a pareggiare a -5” dal 40’ con Melli. Nei supplementari, decisivi Bogdanovic e Saric, i migliori in campo. 
Occasione sciupata
Non ha dunque dato i frutti sperati l’arrivo sulla panchina azzurra di Ettore Messina, fra i migliori tecnici europei e viceallenatore Nba dei San Antonio Spurs. Dopo l’amaro 5° posto negli Europei 2015 il presidente federale Gianni Petrucci, ai ferri corti con l’allora ct Simone Pianigiani, aveva deciso di ricontattare Messina. Il 56enne tecnico catanese – vincitore di quattro Coppe Campioni, due a Bologna e due a Mosca, più sei campionati russi e quattro scudetti in Italia – era già stato ct della Nazionale dal 1992 al 1997, portando gli azzurri al secondo posto degli Europei 1997, quando passò le consegne al montenegrino Boscia Tanjevic che conquistò subito il titolo continentale a Parigi 1999. Resta quella, purtroppo, l’ultima grande vittoria dell’Italbasket. Poi arrivarono ancora un bronzo europeo a Stoccolma 2003 e l’argento olimpico di Atene 2004, prima del grande freddo. Che questa talentuosissima Nazionale sembrava poter interrompere. «È la più forte Nazionale italiana di sempre», dice da un anno il presidente Petrucci, anteponendola anche ai campioni europei di Nantes 1983 (Dino Meneghin, Marzorati, Sacchetti, Riva, Villalta, Brunamonti) e di Parigi 1999 (Myers, Fucka, Andrea Meneghin, Marconato, Abbio, Galanda, Basile). 
Tre Nba ma il pass non c’è
In effetti non era mai successo che l’Italia potesse schierare tre giocatori Nba come Bargnani, Belinelli e Gallinari, che fino a un anno fa erano quattro con Datome. «La definizione non mi spaventa – aveva precisato saggiamente Messina nei giorni scorsi -, ma sono i risultati a rendere grande una squadra, non i nomi o il blasone dei suoi giocatori». Parole sante. Il tentativo di tornare ai Giochi è rimandato a Tokyo 2020, quando saranno passati 16 anni dalla precedente partecipazione, come avvenne dopo Los Angeles 1984. Intanto però il rinnovo del contratto di Messina è già pronto: la strada resta quella tracciata, anche se si sta rivelando molto più impervia del previsto.