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 2016  luglio 10 Domenica calendario

«Sono una politica migliore perché sono una madre». Polemiche per le parole di Andrea Leadsom

Perfino nella politica impazzita della Gran Bretagna ai tempi della Brexit, tra offese reciproche e pugnalate alle spalle, le parole di Andrea Leadsom hanno superato il limite. Essere madre, ha sostenuto, la rende una candidata migliore per la premiership della rivale Theresa May, che non ha figli. L’affermazione ha scatenato un putiferio, attirandole critiche feroci («ripugnante», «deprimente» e simili) a Westminster come su Twitter. In un’intervista al “Times”, Leadsom, sottosegretario all’energia e madre di tre figli, ha detto che May, ministro dell’Interno, sarà certamente «molto triste» per non aver avuto figli. «Onestamente, sento che essere mamma significa avere un investimento vero, tangibile, sul futuro del Paese – ha aggiunto -. Lei probabilmente ha nipoti o altro, ma io ho dei figli, e loro avranno dei figli che saranno direttamente coinvolti in quello che succederà». 
May e Leadsom sono candidate alla guida dei conservatori. La vincitrice a settembre prenderà il posto di Cameron a Downing Street. May non ha commentato, ma ha invitato la rivale ad aderire al suo impegno per una gara «pulita». Tentativo encomiabile ma forse vano, visto lo spettacolo che il partito ha dato di sé durante e dopo la campagna sulla Brexit. Leadsom ha cercato di spiegare. Non potendo negare le parole pronunciate, si è detta «nauseata» per come sono state presentate. «Giornalismo spazzatura», ha attaccato. Ma il danno era fatto, tanto più che il quotidiano ha rilasciato l’audio dell’intervista. Che si sia trattato di inesperienza o malizia, la polemica ha sollevato dubbi sul tentativo di Leadsom, semisconosciuta con un incarico governativo di secondo livello, di guidare il Paese in uno dei momenti più delicati della sua storia.