10 luglio 2016
Ancora manifestazioni e morti negli Stati Uniti • Numeri sui crediti deteriorati in Italia • Almeno fino al 2020 soldati italiani in Afghanistan • Leadsom contro May: «Io sono madre, sarò un premier migliore» • Il dentista italiano ucciso a Odessa • Un ragazzo ammazzato per sbaglio • Il suicidio dell’ultrà juventino
Manifestazioni Negli Stati Uniti continuano le proteste e le manifestazioni contro la polizia violenta. A Houston, l’altra grande metropoli di un Texas in cui è appena riesplosa la questione razziale, c’è stato un morto: due agenti di polizia hanno ucciso un afroamericano che li stava minacciando con la pistola e si era rifiutato di buttare l’arma a terra. La vittima si chiamava Alva Braziel. In alcuni casi alcuni gruppi radicali neri, tra cui New Black Panther Party, African American Defense League e #BloodsAndCripsUnite, che inneggiano al killer di Dallas e chiedono la testa di altri «maiali in divisa». A St. Louis, in Missouri, un poliziotto è stato vittima di un’imboscata nel corso di un controllo del traffico per mano di un 30enne. Stessa sorte è toccata ad un agente di pattuglia a Valdosta, località della Georgia. A Rochester, nello stato di New York, la polizia ha arrestato per disordini 74 persone, tra cui due reporter afroamericani. Altri tre arresti a Phoenix, dove la polizia ha usato spray urticanti e sparato pallottole non letali. Da Varsavia, dove si trovava per il vertice Nato, Obama è tornato in anticipo negli Stati Uniti (Semprini, Sta; Flores d’Arcais, Rep). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]
Banche Sui 12 principali gruppi creditizi italiani pesa circa il 40% dei 360 miliardi di crediti deteriorati e il 75% delle sofferenze nette (65,9 miliardi su 87). Su un totale di 1.305 miliardi di euro di crediti netti in essere al 31 marzo scorso i crediti deteriorati delle prime 12 banche italiane, dalle sofferenze sino ai finanziamenti scaduti, ammontano 143,9 miliardi (11,03% del totale). La metà di questa cifra (72,7 miliardi) fa capo ai due gruppi maggiori, Intesa e Unicredit. Ma mentre queste due banche, grazie ad un maggior equilibrio del rischio sia a livello di settori che di Paesi, dovuto alle loro maggiori dimensioni, presentano una esposizione sotto la media (rispettivamente 9,2 e 7,9%), tutte le altre 10 insieme generano l’altra metà delle crediti deteriorati (che incidono per il 15,8%) pur erogando la metà del credito delle prime due (461,2 miliardi). A far sballare questa media sono soprattutto 5 banche: ovviamente il Montepaschi, che presenta una quota di crediti deteriorati del 21,2% (24,06 miliardi su un totale di 113,5), quindi Veneto banca (4,9 miliardi pari al 22,5%), Banca Carige (18,9%), Credito Valtellinese (17,9) e Banco Popolare (17,4), che però con la recente fusione con Bpm e l’aumento di capitale da un miliardo, ha messo in sicurezza i suoi conti (Baroni, Sta).
Nato Al vertice Nato a Varsavia hanno deciso, oltre che di rafforzare militarmente il fianco Est per timore della Russia, nuovi piani di addestramento per le forze irachene direttamente in Iraq, la creazione di centri di intelligence in Tunisia e Giordania, il lancio di una nuova operazione navale nel Mediterraneo con compiti di contrasto dei traffici illeciti e del terrorismo clandestino. E soprattutto il prolungamento fino al 2020 della missione Nato in Afghanistan, che vede l’Italia in prima linea. Questa, con Germania e Turchia, rimarrà alla guida dell’operazione, possibilmente mantenendo l’attuale livello di presenza di 950 militari. Nei tre anni dal 2107 al 2020, la Nato si impegna a finanziare per 1 miliardo di dollari l’anno la formazione delle forse di sicurezza afghane, compensando in tal modo la parziale riduzione dei fondi previsti dal Pentagono, che comunque rimangono intorno ai 3,5 miliardi di dollari l’anno (Valentino, Cds).
Madri Andrea Leadsom, che contende a Theresa May la guida del governo britannico, si dice convinta che, essendo una madre, sarà un primo ministro migliore della rivale. La May non ha potuto avere figli (Guastella, Cds).
Delitto/1 Francesco Bava, 64 anni. Dentista, originario di Vibo Valentia ma residente da tanti anni a Rovereto, quattro figli, «un brav’uomo, guascone, simpatico, juventino. Faceva ridere tutti», era partito a fine giugno per Odessa, dove voleva trascorrere qalche giorno di vacanza. Il 29 giugno sulla spiagga di Arcadia conobbe due cugine ucraine di 20 e 34 anni e propose loro di passare una serata insieme. Andarono in albergo con lui e poi, con l’intenzione di derubarlo, gli misero del sonnifero nel bicchiere. Si presero telefonini, denaro pari a 700 euro, qualche prezioso e lo lasciarono a terra agonizzante. Quando arrivò l’ambulanza gli fecero il massaggio cardiaco che si rivelò inutile. Le due ragazze fermate praticamente fuori dall’albergo. All’alba del 30 giugno, in un albergo di Odessa.
Delitto/2 Marco Mongillo, 20 anni, pizzaiolo. Intorno alle tre del pomeriggio di qualche giorno fa, insieme al fratello Vincenzo, va a trovare Umberto Zampella, 19 anni, agli arresti domiciliari, e il fratello Antonio. Devono organizzare una festa per il compleanno di Vincenzo Mongillo. Cominciano a giocherellare con una pistola Browning 7.65 con la matricola abrasa, comprata da Antonio a Napoli da alcuni extracomunitari. Questi la manovra come ha visto fare nei film: «Guardate, guardate come funziona». Scarrella per due volte, punta l’arma alla fronte dell’amico Marco Mongillo, tranquillamente seduto in poltrona. «Ora ti sparo», e l’arma spara davvero, prendendo il Mongillo in fronte e lasciandolo morto sul colpo. Zampella si dice convinto che l’arma fosse scarica: « Mi serviva per difesa personale perché qualcuno mi minaccia. Mi hanno detto che era scarica e che dovevo comprare le munizioni. L’avevo provata anche su di me ma non era successo niente». Pomeriggio di venerdì 8 luglio, in un appartamento di via Cappuccini a Caserta.
Suicidio Raffaello Bucci, detto Ciccio, 41 anni. Capo ultrà della Juve, da un anno consulente per la sicurezza della biglietteria della squadra. Il pomeriggio di giovedì 7 luglio accostò con la sua auto lungo il viadotto dell’autostrada Torino-Savona, e si buttò di sotto. Il giorno prima era stato sentito dal magistrato di Torino Monica Abbatecola come testimone nelle indagini che avevano portato, lunedì 4 luglio, all’arresto di 18 persone accusate di associazione mafiosa. Tra quelli dei presunti boss e malavitosi spicca il nome di Fabio Germani, storico capo ultrà bianconero. E nelle carte dell’indagine compare anche il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, che non è indagato (Giustetti e Ricca, Rep).
(a cura di Daria Egidi)