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 2016  luglio 07 Giovedì calendario

Rcs Mediagroup sale, Cairo Communication scende

Rcs Mediagroup sale, Cairo Communication scende. Nell’altalena di Piazza Affari a perderci, al momento, è la società di Urbano Cairo che ha lanciato l’offerta carta-contro-carta (0,17 azioni del suo gruppo a fronte di 1 azione Rcs). Agli attuali valori di borsa, il gruppo editoriale e pubblicitario, tratta 4,148 euro (-0,34% e -15% da inizio giugno), che equivale a un valore implicito della società preda di 0,70 euro.
Una soglia nettamente distante al corso azionario di Rcs (0.83 euro, +0.72%) e anche dell’opa cash promossa dalla cordata composta dal fondo Investindustrial di Andrea Bonomi, Diego Della Valle, Mediobanca, Pirelli e UnipolSai, che hanno finora offerto 0,80 euro ad azione. Un valore ritenuto congruo, perché nella parte bassa della forchetta di prezzo (0,8-1,13 euro) indicata dal perito indipendente nominato da Rcs, ma giudicato non ancora sufficiente dal mercato.
Come dimostrano le scarse adesioni alle due offerte. All’opa di Bonomi&C fino a ieri sono state apportate azioni pari allo 0,056%; mentre all’ops della Cairo Communication  ne sono state consegnate per lo 0,043%. Del resto tutta Piazza Affari si attende un rilancio, l’ultimo, da parte dei due sfidanti: hanno tempo fino a domani sera, in vista della conclusione delle due offerte, il 15 luglio.
È probabile che soprattutto il patron del Torino e di La7 tra oggi e domani riunisca ancora il cda e gli advisor (Banca Imi ed Equita) per rimodulare la propria ops che potrebbe essere elevata fino alla soglia delle 0,20 azioni Cairo Communication  per ogni titoli Rcs. Al di sopra di questo livello, infatti, l’imprenditore piemontese rischierebbe seriamente di perdere il controllo del polo editoriale, anche con il voto maggiorato. L’alternativa è che aggiunga del cash o che attraverso Banca Imi trovi un alleato finanziario, a tutt’oggi sconosciuto.
Ma sicuramente anche la cordata Bonomi&C alzerà la posta in palio. E potrà arrivare a offrire fino a 0,85-0,90 euro, una soglia superiore al consensus medio degli analisti (0,81 euro), ma inferiore al target price di Mediobanca Securities (0,96 euro) ed Equita (1,03 euro).