La Gazzetta dello Sport, 6 luglio 2016
Il fattore C di Deschamps. Che stia per culo o chance, finora al c.t. della Francia è andata proprio bene
Tra la Francia di Didier Deschamps e la finale allo Stade de France c’è di mezzo solo la Germania: «La squadra più forte d’Europa e del mondo», mette le mani avanti il c.t. dei Bleus, che però ha un’arma segreta. Cioè il «fattore c...». E «c» sta più elegantemente per «chance», ovvero la fortuna che accompagna da sempre l’ex bianconero. Tanto che ex compagni di squadra, come Boli ai tempi di Marsiglia, lo chiamavano già «DD la chance», appunto. Platini invece si è sempre chiesto se Deschamps non fosse scivolato dentro l’acquasantiera al battesimo. E pure Didier in privato ci scherza su, come spiega il suo procuratore, anche se in realtà la fortuna ha sempre saputo provocarla, per sfruttarne ogni effetto benefico.
PROVE Legittimo chiedersi cosa ci sia di fortunato nell’affrontare la Germania. La Francia però la ritrova stremata dall’infinita sfida con l’Italia e azzoppata: Hummels squalificato, Gomez infortunato, Khedira out, e Schweinsteiger in dubbio. Gastone Deschamps invece si gode il quadrifoglio, con il ritrovato Pogba, lo scintillante Griezmann in pieno feeling con Giroud e Payet. E già nel 2012, Platini ricordava: «Napoleone diceva che le battaglie si vincono con soldati buoni e fortuna. E di fortuna Deschamps ne ha sempre avuta». Come al sorteggio per quest’Europeo, per esempio, dove la Francia ha pescato Romania, Albania e Svizzera, interpretato in patria come ennesima prova del «c...» di DD. Come gli ottavi contro la non irresistibile Irlanda, e i quarti con un’Islanda audace ma scioltasi al primo urlo gallico.
DONNA Certo, prima dell’Europeo, Deschamps sembrava fosse stato abbandonato dalla dea bendata: scandalo Benzema-Valbuena, infortuni a catena di Zouma, Debuchy, Varane, Mathieu, e forfait per sospetto doping di Sakho. Ma diceva Napoleone che «la fortuna è donna e se te la lasci sfuggire oggi non credere di ritrovarla domani». Così il condottiero Deschamps s’è fatto seduttore, in linea con i precetti del professor Philippe Gabilliet che insegna alle Business School di Parigi e Ginevra e ha teorizzato che la fortuna non deve nulla al caso. Anzi, per stuzzicarla bisogna ribaltare in spunti positivi i momenti negativi, preparandosi con curiosità e apertura mentale, oltre che intrattenendola con una buona dose di contatti nei posti giusti. Forse per questo Deschamps si sbilancia: «Se diamo tutto, anche contro la Germania tutto diventa possibile». E comunque vada, il presidente federale lo ha già blindato: «Didier resta lo stesso fino al 2018». Quando si dice «c...hance».