la Repubblica, 2 luglio 2016
Le elezioni presidenziali in Austria sono state annullate. Si rivota in autunno
Tutto da rifare. O quasi. L’Austria torna alle urne in autunno per scegliere il prossimo presidente della Repubblica. Il voto del 22 maggio scorso, il ballottaggio che aveva assicurato la vittoria sul filo ad Alexander van der Bellen, l’ex capo dei Verdi appoggiato dai partiti tradizionali, è stato annullato. I giudici costituzionali che hanno comunicato ieri la decisione senza precedenti hanno accolto il ricorso presentato dalla destra populista Fpö, il cui candidato, Norbert Hofer, era uscito sconfitto dalle urne.
Torna il pericolo, sventato a maggio, che l’Austria consegni la Hofburg, che sulla carta ha molti più poteri di quelli di mera rappresentanza, alla destra ultranazionalista, xenofoba e anti- profughi. E ultimamente Hofer ha anche agito lo spettro della “Öxit”, dell’uscita del Paese dalla Ue.
La Fpö continua a sostenere – lo ha fatto anche ieri per bocca del capo del partito, Heinz-Christian Strache – che ci siano stati dei “brogli”. Ma i togati hanno solo rilevato delle irregolarità. Durante le udienze con i rappresentanti dei seggi e i commissari elettorali avvenute nelle scorse settimane – il ricorso riguarda il voto per posta – sono emerse una sciatterìa e un’abitudine a violare le regole che hanno regalato qualche momento di ilarità in aula, ma fanno venire i brividi. Buste aperte giorni prima della data consentita, responsabili dei seggi affiancati da persone esterne, schede annullate per la fretta di andare a pranzo, e via pasticciando. Sono 78mila i voti ritenuti irregolari – ben più dei 31mila che hanno regalato la vittoria a Van der Bellen. Anche il fatto che il ministero dell’Interno abbia ufficializzato risultati prima dell’orario di chiusura dei seggi ha contribuito alla sentenza.
I giudici hanno annullato soltanto il ballottaggio perché è lì che si erano concentrate le proteste della destra, in particolare sugli oltre seicentomila voti arrivati per posta – che avevano però rovesciato il risultato da domenica, quando sembrava aver vinto Hofer. Il voto per posta può essere scrutinato solo il giorno dopo le elezioni.
La data esatta delle elezioni verrà comunicata martedì dal governo, ma si parla già del 18 settembre. Ieri Hofer, che avrebbe dovuto giurare l’8 luglio, si è detto convinto che vincerà «anche stavolta». La Fpö ha parlato di una «vittoria della democrazia». Speriamo le restino così affezionati.