La Stampa, 3 luglio 2016
La canapa è un ottimo isolante. Protegge le case dalle bollette
«La canapa oltre che per il suo potenziale di isolamento è un materiale ideale per costruire edifici sempre più sostenibili in un’ottica di economia circolare». Lo afferma i ricercatori del centro di Brindisi dell’Enea che hanno testato il progetto Effedil. Secondo Patrizia Aversa e Vincenza Luprano la «canapa migliora l’isolamento termico del laterizio, attenuando di circa il 30% il flusso termico e diminuendo del 20% la trasmittanza termica e permette di evitare la formazione di condensa». I test su pareti «imbottite» di canapa hanno dimostrato un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, oltre a una bassa conducibilità termica e a una maggiore traspirazione e resistenza ai batteri. Inoltre, è stata riscontrata una minore velocità di propagazione delle fiamme, in caso di incendio. Senza dimenticare che la fibra di canapa ha un minore impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo perché più sostenibile della lana di roccia.
L’uso edilizio della canapa – si può usare come isolante la fibra di canapa in sostituzione dei minerali comunemente impiegati in edilizi come la lana di roccia – è l’ultima frontiera di una coltivazione che fornisce un materiale dalle innumerevoli applicazioni perché molto versatile e sostenibile: dalla medicina all’alimentazione, dall’industria tessile a quella cartiera. La sua coltivazione è in forte espansione sia in Europa che in Italia (circa 3.000 ettari): la Puglia è la regione che ne produce di più, seguita da Piemonte, Veneto e Basilicata.