Corriere della Sera, 3 luglio 2016
Sul Circolo di Kreisau
Le chiedo d’illuminarmi sul cosiddetto Circolo di Kreisau e sul ruolo che questa associazione giocò contro il nazismo.
Piero Campomenosi
Caro Campomenosi,
Kreisau si chiama oggi Krzyzowa ed è una città polacca della Bassa Slesia, ai confini con la Repubblica Ceca, non lontana da Praga. Ma sino alla fine della Seconda guerra mondiale era la piccola città tedesca in cui sorgeva il castello dei von Moltke, eredi del grande generale che aveva sconfitto gli austriac i nel 1866 e i francesi nel 1870. Qui un pronipote, Helmut, riuniva un gruppo di amici che avevano adottato come simbolo della loro fratellanza una croce all’interno di un cerchio. Molti di essi erano nobili, spesso prussiani, uniti dalla loro opposizione al nazismo e da forti sentimenti cristiani. In un libro recente, tradotto in italiano per Mondadori ( La spia del Vaticano ), l’autore, Mark Riebling, descrive il fervore religioso di una riunione che si tenne al castello nel fine settimana della Pentecoste del 1942, quando alcuni membri del Circolo stavano già programmando, insieme a esponenti delle forze armate, l’attentato contro Hitler del luglio 1944. Passarono buona parte del loro tempo a discutere un programma sociale e cristiano per la Germania e per l’Europa del dopoguerra: una visione del futuro non molto diversa da quella degli intellettuali cattolici italiani che scrissero il programma di Camaldoli nel luglio 1943.