La Gazzetta dello Sport, 4 luglio 2016
Berlusconi domani esce dall’ospedale. Poi venderà il Milan ai cinesi?
Il dottor Zangrillo ha già capito che molto difficilmente il paziente-amico Silvio seguirà i suoi consigli di non fare politica, o comunque di gestire le giornate a una marcia più bassa. È praticamente impossibile fermare Berlusconi, e infatti le dimissioni dal San Raffaele avverranno con qualche giorno di anticipo. L’ex premier sta bene, la fase riabilitativa sta filando via senza intoppi e quindi molto probabilmente uscirà dall’ospedale già domani (la data originaria era indicata fra il 10 e il 14 luglio). Silvio si alza, passeggia e soprattutto ha già ripreso diversi aspetti del suo lavoro. Berlusconi ultimerà la riabilitazione ad Arcore (o forse in Sardegna, a Villa Certosa), ovviamente sotto lo strettissimo controllo del dottor Zangrillo.
FLUIDITÀ Questo ovviamente non significa che giovedì lo vedremo a Casa Milan accanto a Montella per la partenza della nuova stagione rossonera, ma potrebbe però equivalere a un’accelerata per quanto riguarda gli aspetti societari. Fra i motivi che hanno portato all’ultimo slittamento della data entro cui dovrebbe essere siglato il contratto di compravendita, c’era infatti l’opportunità di attendere che Berlusconi si ristabilisse del tutto. Al momento la deadline è fissata per il 15 luglio (data massima), verosimilmente l’accordo potrebbe essere annunciato per il 10. Giorno più, giorno meno. Questo agevolerà il mercato rossonero, che a differenza di quanto succede ora, diventerà più fluido. In cima alla lista degli obiettivi c’è sempre il croato Pjaca, poi Zielinski, ma occorrerà rinforzare anche la zona centrale della difesa. Intanto, secondo quanto riporta il «Mundo Deportivo», il Barcellona sarebbe interessato a De Sciglio, per un’offerta di circa 15 milioni. Cosa che non trova riscontri. Il Milan peraltro intende puntare su Mattia, che al rientro dalle vacanze farà comunque un punto della situazione col club.