1 luglio 2016
Massimo Bossetti è condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio
• Massimo Bossetti è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio dalla Corte d’assise di Bergamo. Il Dna è stato ritenuto la «prova» regina, ma al muratore sono stati contestati anche altri quattro indizi: l’aggancio delle celle telefoniche sulla palestra frequentata da Yara; le sfere di metallo — caratteristiche di luoghi dove ci sono cantieri edili — trovate nelle scarpe della vittima; la mancanza di alibi; le fibre tessili sui vestiti della giovane ritenute «compatibili» con quelle del suo furgone. Bossetti ascolta la lettura della sentenza e alza gli occhi al cielo, scuote la testa, si gira per cercare lo sguardo della moglie Marita, lo trova per pochi secondi. Con lei può scambiare solo un breve saluto. «È una mazzata grossissima — dice sotto voce ai suoi avvocati —. Avevo fiducia nella giustizia». Poi le guardie penitenziarie lo portano via in manette, a passo svelto (Sarzanini, Cds; Di Landro e Ubbiali, Cds).
• Dopo la sentenza Maura Panarese e Fulvio Gambirasio, i genitori di Yara, hanno detto: «Nessuno ci ridarà indietro Yara ma almeno ora sappiamo chi è stato». E ancora: «Non abbiamo mai avuto dubbi sulla sua colpevolezza» (G. Fas., Cds).
• Dopo la sentenza Marita Comi, la moglie di Bossetti, ha pianto disperatamente (Fasano, Cds).