L’Illustrazione Italiana, 30 gennaio 1916
L’Ospedale delle Città francesi, inaugurato a Milano
Di un nuovo e magnifico ospedale per feriti di guerra si è arricchita la lunga serie di istituti di soccorso e di assistenza onde è stata prodiga in questi mesi la nostra Milano – l’ospedale delle città francesi per la cui solenne inaugurazione sono venuti a Milano varii uomini politici della Repubblica. L’idea, nata durante una visita fatta da personalità francesi ed italiane alle grandiose officine Ricordi, in viale Lombardia, in occasione del convegno d’autunno a Villa d’Este – visita nella quale si riconobbe come quella località e quell’edificio si prestassero mirabilmente per l’impianto di un ospedale – fu portata in Francia dal signor Cerf, che era tra i visitatori. A realizzare il progetto di un ospedale delle Città francesi a Milano concorsero settecento Comuni della Francia – dalla Savoia ai Pirenei – i quali risposero all’appello del Comitato France-Italie la cui sottoscrizione fruttò oltre cinquantamila lire. L’ospedale, capace di 170 a 180 letti, è sorto in brevissimi giorni, arredato con semplicità e buon gusto, dotato completamente di ogni più moderno impianto, di macchinario perfetto per la radioscopia, sale d’operazione e medicazione, ampie e luminose corsie, ecc., occupando quella parte delle officine che la Ditta Ricordi generosamente aveva offerto fin dal maggio dello scorso anno, perché vi sorgesse un ospedale della Croce Rossa. La Ditta Ricordi ha provveduto all’adattamento dei locali, alle decorazioni delle varie sale, nelle quali spiccano gli scudi delle varie città di Francia, ed ha fatto costruire una magnifica veranda per i convalescenti. L’ospedale dispone anche di una vasta sala di riunione, dove nelle domeniche avranno luogo spettacoli per i feriti, per i quali la Ditta ha messo a disposizione le biblioteche dei suoi operai.
È direttore dell’ospedale il capitano medico Vito Santarelli, chirurgo dell’Ospedale Maggiore: il sottotenente medico Sessa dirige la sezione radioscopica; infine il tenente Manolo Ricordi, che ne è stato il principale organizzatore, sarà anche il commissario della Croce Rossa, la quale ha la gestione del nuovo ospedale.
A questo è adibito un Comitato di dame visitatrici italo-francese del quale fanno parte le signore francesi: Grüss, signorina Gallieni, figlia del generale; Chapelle, Cassasa, Martigny. Alla testa di questo Comitato è la signora Carla Gugelloni Ricordi. A dirigere il servizio delle infermiere sta la signorina Fano.
Di questo ospedale, veramente bello per l’ampiezza e perfetto adattamento dei locali e per la accuratezza e ricchezza di tutte le dotazioni, fu fatta l’inaugurazione lunedì mattina, 24, con l’intervento di uomini politici francesi come Barthou, Pichon, Mithouard, presidente del consiglio municipale di Parigi, Jenouvrier, accompagnati dal ministro Barzilai, da Luigi Luzzatti, dai senatori Ponti, Della Torre, Albertini, Boito ed altri; dal prefetto conte Cassis, da numerosi deputati di Milano e di altri collegi d’Italia; dal presidente generale della Croce Rossa, conte della Somaglia, da generali ed ufficiali delle varie armi e della Sanità. Discorsi dettati da alte ispirazioni pronunziarono il comm. Tito Ricordi, il conte Della Somaglia, il senatore Pichon, il ministro Barzilai, tutti mettendo in luce il valore della fratellanza franco-italiana che condurrà i due popoli latini alla mèta. La giornata di lunedì, con un ricevimento in onore degli ospiti francesi al Cova, e con la grande serata al Dal Verme, dove, a scopo di beneficenza ospitaliera, Barthou e Barzilai parlarono con patriottico fervore, fu tutta dedicata alla esaltazione di quei legami di solidarietà franco-italiana che nell’inaugurazione dell’Ospedale delle Città francesi in Milano, hanno trovato una nuova, ammirata e confortevole riconsacrazione.