ItaliaOggi, 1 luglio 2016
A Campi Bisenzio i cittadini decidono le opere da realizzare. E i politici fanno i politici. Un esempio da seguire
A Campi Bisenzio i cittadini contano anche dopo la campagna elettorale. Per il secondo anno consecutivo, il sindaco del comune in provincia di Firenze, Emiliano Fossi (Pd), ha sperimentato il bilancio partecipato, tramite il quale sono i residenti, col voto, a scegliere quali opere pubbliche debba realizzare l’amministrazione. Una stranezza che stranezza non dovrebbe essere, se non che, spesso, i cittadini vengono realmente coinvolti solo sotto elezioni. L’iniziativa di Fossi ha riguardato il nord del paese. I progetti del bilancio partecipato sono stati varati dagli abitanti insieme coi tecnici del comune. Il budget messo a disposizione dall’amministrazione per gli interventi è stato di un massimo di 40mila euro per ogni opera, per un totale di 200mila euro.
I cittadini che hanno votato per i vari lavori sono stati oltre 1300. Le proposte che hanno avuto maggior riscontro hanno riguardato il rifacimento di alcuni marciapiedi e della segnaletica stradale, l’installazione di giochi per bambini e di nuove panchine, il rifacimento di viali e del pavimento della palestra della scuola, la ristrutturazione dei giardini e delle piazze. Piccole cose. Che, però, riguardano da vicino la vita pubblica dei residenti di Campi Bisenzio. Le opere, ha annunciato l’amministrazione, saranno realizzate entro un anno. Il terzo bilancio partecipato, invece, riguarderà il centro storico. «La nostra amministrazione ha da subito impostato un lavoro forte di coinvolgimento e di partecipazione dei cittadini», ha spiegato il sindaco Fossi a Repubblica Firenze. «Segnalare le priorità e lavorarci sopra, mettendole poi al voto, è un grande esercizio di partecipazione e democrazia».
L’assessore comunale alla Partecipazione, Luigi Ricci, ha parlato di «esperienza positiva, come lo scorso anno. Oltre al gran numero di voti, che testimonia un grande interesse da parte dei cittadini, mi ha colpito molto la partecipazione e l’ascolto durante le assemblee». «Appuntamenti certamente vivaci, ma partecipati», ha proseguito Ricci, «e culminati con due serate in cui i cittadini che hanno deciso di mettersi in gioco si sono dimostrati attivi e hanno lavorato con intensità e interesse. Questo ci spinge a continuare il percorso per il prossimo anno, come previsto dal progetto, valutando poi i risultati». Oltre al bilancio partecipato, Fossi ha introdotto un’altra novità nell’amministrazione di Campi Bisenzio: i bandi per l’affidamento in gestione degli impianti sportivi. «Dopo anni di anarchia portiamo con fatica la situazione alla normalità anche nella gestione dei campi sportivi», ha sottolineato il sindaco. «I bandi sono una novità assoluta nel nostro comune: per noi è un passo avanti per fare di Campi un paese normale». E, come ogni paese normale, anche a Campi Bisenzio c’è un’opposizione combattiva. In particolare, all’inizio di giugno sono stati tre consiglieri comunali di Forza Italia, Paola Gandola, Chiara Martinuzzi e Roberto Valerio, a criticare l’operato dal sindaco Fossi. «Dopo tre anni dall’inizio del mandato assistiamo ancora unicamente a un profluvio di parole, promesse, vediamo, stiamo valutando, sperimentiamo. Un vero e proprio disastro». A Campi Bisenzio i cittadini decidono. E i politici fanno i politici.