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 2016  luglio 01 Venerdì calendario

Intanto a Torino la Appendino ha pronta la sua squadra, ma si tiene le superdeleghe

Tre giorni di ritiro in un convento in una località segretissima per stilare «le linee programmatiche e fare team building». La neo sindaca di Torino, Chiara Appendino, vuole un gruppo forte e coeso. Così si riunirà con la sua giunta in un luogo lontano dalle distrazioni del mondo «per lavorare in squadra e chiudere le linee programmatiche che poi porteremo in aula, per farle approvare al consiglio comunale insieme alle opposizioni con cui ci confronteremo». Sarà una riunione a porte chiuse, spiega, «e poi da lunedì prossimo si riparte».

IL PIANO PER LE PERIFERIE
Abito grigio, tacchi alti, Chiara Appendino si è insediata ieri a palazzo comunale. È arrivata a piedi, una lunga camminata per via Garibaldi scortata dai suoi assessori, accompagnata dai genitori, dalla sorella e dalla nonna. «Forza Chiara», «vai Chiara», «ciao Chiara». I passanti le stringono la mano, le chiedono una foto, la incitano. «Devi essere il sindaco di tutti», grida un passante in bicicletta. «Lo sarò», promette lei. Dopo cinque anni in consiglio nelle file dell’opposizione, è arrivato il suo momento e non vuole sbagliare. «Abbiamo tutti insieme l’occasione di cambiare la storia», dice. Nel suo discorso pronunciato nella Sala Rossa cita Adriano Olivetti: «Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito». Il primo passaggio politico del suo discorso è dedicato alle periferie, quelle aree storico bacino di voti del Pd che questa volta hanno voltato le spalle alla sinistra e hanno votato 5 Stelle. «Entro ottobre presenteremo un protocollo per il rilancio e la riqualificazione di tutti i quartieri», assicura. Con la nomina di Francesca Leon alla Cultura e di Maria Lapietra ai Trasporti, la sindaca ha completato ieri la sua giunta, tenendo per sé deleghe pesanti come Attività culturali, Eventi, Sicurezza, Polizia municipale. Nessuna polemica, lei farà parte della mia squadra. Quanto a Federica Patti, nominata all’Istruzione e finita nella bufera per una dichiarazione Isee di quattro anni fa non in regola, Chiara Appendino spazza via le voci di tensioni: «Nessuna polemica, farà parte della mia squadra. Sono orgogliosa di lei come assessore e da oggi sarà nella mia giunta».