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 2016  giugno 22 Mercoledì calendario

Meglio le chiacchiere a ruota libera della Gialappa’s che i commenti di Walter Zenga

Gli Europei 2016 si possono seguire anche con la colonna sonora della Gialappa’s Band (Rai dire Europei, Rai4 e Radiodue). Sempre meglio che sentire i commenti di Walter Zenga, l’allenatore che ha allontanato dalla Samp Luigi Cagni (era il suo vice) perché alcuni giocatori si erano lamentati dell’eccesso di difensivismo tattico (confessione dello stesso Cagni a Calciomercato, l’originale).
Se non sbaglio, già nel 1994 i Gialappi erano stati chiamati per la prima volta in Rai, a commentare i Mondiali di calcio, quelli terminati con la famosa finale di Pasadena persa dall’Italia ai calci di rigore. E l’impatto era stato notevole. Da allora come sono cambiati? In apparenza poco, salvo gli anni che passano per tutti, ahimè. Nel frattempo hanno fatto il verso al Grande fratello, ad Amici, hanno fatto da spalla ad altre spalle, hanno abbandonato Mediaset per la Rai (un giorno Mediaset ci dovrà spiegare perché ha lasciato morire uno strepitoso e innovativo programma come Mai dire gol), hanno sostituito il Trio Medusa a Quelli che il calcio.
Ho seguito Giorgio Gherarducci, Marco Santin e Carlo Taranto mentre commentavano Slovacchia-Inghilterra, che, a parte le parate di Kozacik e la presenza sugli spalti del principe William, era una partita che aveva ben poco da offrire. In studio c’era una loro vecchia conoscenza, l’inglese Ted O’Neill, fieramente antimonarchico, che li ha ripagati con battute di questo tipo: «Loro sono le slo-vacche (riferito ad alcune tifose della squadra di Hamšík), noi siamo i tory».
Oppure, sempre per rimarcare un certo gusto coprolalico, Mr O’Neill ha ricordato quando il calciatore Gary Lineker, nel corso di Italia ’90, se la fece letteralmente addosso a Cagliari, durante Irlanda-Inghilterra. Siamo un po’ al Bar Sport con tanti ospiti e la solita bonazza. Solo il signor Carlo cerca di raccontare la partita per i radioascoltatori. Il resto è chiacchiera a ruota libera. Come viene viene.