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 2016  giugno 21 Martedì calendario

Benevento non rottama e sceglie a gran voce Mastella. Intervista al neosindaco, ex ministro con Berlusconi e poi con Prodi

In una Italia che, all’indomani del ballottaggio, si interroga su “voto di protesta o di cambiamento” il caso Benevento è una storia a sé. Qui ritorna, nelle vesti di sindaco, Clemente Mastella, democristiano di lungo corso, uomo della prima e della seconda Repubblica, ex ministro con Berlusconi e poi con Prodi. 
Ha battuto al ballottaggio l’avversario del Pd, Raffaele Del Vecchio, ex vice sindaco appoggiato da 8 liste. Il risultato finale: a Mastella sono andati 18.037 voti, ossia il 62,8% delle preferenze. Quasi un plebiscito. Tra il primo e il secondo turno il politico di Ceppaloni ha guadagnato quasi 5mila voti, mentre il suo avversario ne ha persi circa 2.500. Questo travaso si pensa sia dovuto ai voti dei 5 Stelle dopo l’uscita di scena della loro candidata Marianna Farese.
Eletto sindaco nella stagione della vittoria dei grillini: se lo aspettava? 
Contavo nella rielezione, ma non immaginavo di raccogliere tanto consenso. Io ero Davide contro il Golia locale. Questi aveva appoggi trasversali nella società sannita, compreso il sostegno di tanti ex amici con cui ho rotto da tempo. 
Oggi lei vince grazie al sostegno di due liste civiche (Lista Mastella-Mastella Sindaco e Noi Sanniti Per Mastella), oltre a Fi e Udc: a questi ultimi la tornata elettorale non ha dato grandi risultati. Che ne pensa? 
Le mie liste civiche hanno raccolto il 21% dei voti con cui sono stato eletto, una fetta consistente. Io ho voluto un’alleanza di centro. Ma quel che ha fatto la differenza è la fiducia della mia gente e relazioni antiche. Valori che hanno finito per prevalere rispetto al consenso ai partiti. Al secondo turno, poi, i 5 Stelle si sono divisi tra chi si è astenuto e chi ha votato. Questi ultimi, nella guerra tra Pd e 5 Stelle che si consumava in Italia, a Benevento hanno finito per sostenere me. 
Insomma, per lei gli italiani hanno espresso con il voto protesta o voglia di cambiamento? 
Penso che è finita la luna di miele di Renzi con l’elettorato. Alla fine il Pd ci ha rimesso anche a Torino dove Fassino è stata un buon sindaco. Mentre per quanto riguarda i 5 Stelle, non sono più un movimento, li vedremo alla prova con il governo di città complesse.
A Benevento? Quale logica ha premiato Mastella? 
Non clientele di certo. Le clientele erano per gli altri. I Beneventani sanno che sarò un sindaco di cui possono fidarsi e che farò di tutto per risolvere i problemi reali.
A partire da quali problemi? 
Dalla alluvione. Nessun cittadino, impresa, agricoltore ha avuto un euro di risarcimento danni a due anni dalla calamità. Chiederò a Renzi di intervenire davvero. Poi metterò in mora la Provincia perché provveda al dragaggio dei fiumi. E ancora, lavorerò per potenziare i collegamenti ferroviari. E poi il bilancio: non so cosa troverò, ma immagino uno “sprofondo rosso”. 
Cosa si aspetta da questa esperienza: una ripartenza? 
Non ho esigenze di carriera, quella è già fatta. Oggi voglio occuparmi di migliorare la vita alla mia gente.