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 2016  giugno 21 Martedì calendario

Perché in Italia non si può fare un referendum simile a quello inglese?

Da quanto ricordo, qui in Italia non sarebbe possibile indire un referendum simile a quello inglese («Brexit») in quanto la nostra Costituzione, spacciataci come «la più bella del mondo», non prevede che il popolo possa esprimersi su trattati internazionali: proprio un bell’esempio di democrazia!
Roberto Bianchini
Caro Bianchini,
La Gran Bretagna non ha una Costituzione e può ricorrere in linea di massima anche a referendum, come quelli sul fisco e i trattati internazionali, che sono espressamente esclusi dalla Carta costituzionale italiana. Ma la consultazione popolare sull’uscita del Regno Unito dall’Ue non avrebbe mai avuto luogo se non fosse sembrata a David Cameron il mezzo migliore per conservare la leadership del suo partito e, quindi, la guida del governo. Negli ultimi due anni è andato crescendo fra i conservatori il timore che l’United Kingdom Independence Party di Nigel Farage (la maggiore formazione anti-europea della Gran Bretagna) rubasse al loro partito un numero considerevole di seggi. Per rispondere a questo malumore e conservare l’incarico, Cameron ha promesso al Paese che avrebbe trattato con Bruxelles nuove condizioni per la permanenza della G. B. nell’Unione Europea e successivamente chiesto ai suoi concittadini, con un referendum, di pronunciarsi sui risultati del suo negoziato. Per non essere accusata di avere contribuito alla sconfitta di Cameron e all’uscita del suo Paese dal’Ue, la Commissione di Bruxelles gli ha dato una mano e ha negoziato concessioni che rischiano di costarci care se altri membri dell’Ue decideranno di farle le stesse richieste.
Il risultato, a giudicare dal dibattito suscitato in Gran Bretagna, è una delle più oscure consultazioni popolari degli ultimi decenni. Nessuno (nemmeno le più autorevoli istituzioni economiche e finanziarie) può dirci con ragionevole precisione quali conseguenze Brexit avrebbe per la economia della Gran Bretagna, e quali effetti per l’economia europea e mondiale. Messi di fronte ad analisi divergenti, molti elettori britannici daranno un voto emotivo, difficilmente argomentabile.
In una tale situazione, caro Bianchini, dovremmo ringraziare i costituenti per avere scritto nella Costituzione (art. 75) che «non è ammesso il referendum per le leggi tributarie, di bilancio, di amnistia e indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali». Il sistema democratico italiano, come quello delle maggiori democrazie, è indiretto, vale a dire affida il governo del Paese a persone scelte dai propri connazionali. Il fatto che troppi esponenti della classe politica, in questi anni, si siano dimostrati poco adatti all’incarico, non ci garantisce che il popolo, se interpellato su questioni particolarmente imbrogliate, farebbe meglio.