21 giugno 2016
Il Pd perde metà Comuni • Renzi ammette la sconfitta • Il killer di Orlando si presentò al centralino della polizia come un «soldato islamico» • Il giallo della bambina trovata morta in piscina • Il sindaco ligure che appaltava al clan il servizio rifiuti
Amministrative 1 I numeri delle Amministrative. I grillini perdono un solo ballottaggio su 20: ad Alpignano (Torino) contro una lista civica. E passano da zero a 19 Comuni con percentuali altissime non solo a Roma e a Torino ma anche a Carbonia, nell’hinterland romano (Genzano, Marino, Nettuno, Anguillara), a Chioggia, a Cattolica e in Sicilia (Alcamo, Favara, Porto Empedocle). Il Pd e il centrosinistra amministravano 90 comuni e ora ne controllano 45 (con Roma e Torino finite in mano ai grillini mentre Milano e Bologna sono state difese). Il centrodestra, a sorpresa, tiene: era alla guida di 34 comuni e ora ne amministra altrettanti conquistando Trieste, Novara, Benevento, Grosseto (Martirano, Cds).
Amministrative 2 Matteo Renzi riconosce la sconfitta ai ballottaggi. Il premier lo fa nel pomeriggio, in conferenza stampa insieme a Massimo Bottura, lo chef vincitore del World Best 50 Restaurant che ha appena ricevuto a Palazzo Chigi. «Confermo che il voto ha forte valenza territoriale - afferma il premier - ma c’è un elemento nazionale: una vittoria netta e indiscutibile nei comuni dei 5Stelle contro di noi». Assicura che il governo «aiuterà tutti» i nuovi sindaci, ma legge i risultati «non come un voto di protesta», bensì «di cambiamento», che ha premiato «chi ha interpretato meglio l’ansia di cambiamento». Quindi dice sì al nuovo, ma senza cedere al «nuovismo». Renzi conferma che venerdì durante la direzione del Pd «faremo un confronto ampio e articolato, a viso aperto». Ma alla minoranza chiede uno stop «alle chiacchiere, mettiamoci a lavorare tutti insieme ». E chiude la porta a chi chiede di cambiare la legge elettorale: «Una modifica dell’Italicum non è all’ordine del giorno» (D’Argenio, Rep) [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]
Orlando Mentre nella discoteca «Pulse» di Orlando c’erano persone in agonia e altre in ostaggio il killer Omar Mateen telefonò alla polizia affermando di essere «un soldato islamico», dedicando la strage al Califfo e annunciando che altri attacchi seguiranno. Tutti elementi emersi dalle trascrizioni parziali dei contatti tra la polizia e l’assassino diffuse ieri dalle autorità. Quanto al profilo del giovane gli investigatori hanno ribadito che si è radicalizzato da solo e che non sono emersi legami con organizzazioni esterne. Dunque Mateen avrebbe agito da solo ed ha poi offerto il suo gesto alla fazione di Al Baghdadi, pronta a rivendicare nelle ore successive (Olimpio, Cds).
Piscina Maria, 9 anni, figlia di due rumeni immigrati a San Salvatore Telesino, piccolo centro del Sannio, in provincia di Benevento, domenica sera ha detto ai genitori «vado a messa e torno». L’hanno trovata cadavere, nuda, nella piscina di un agriturismo poco distante. Sorprende che la piccola abbia approfittato per fare il bagno in una piscina a quell’ora deserta e fredda. In serata un temporale aveva fatto annullare la processione di Sant’Anselmo. Annegamento o asfissia tra le possibili cause del decesso. È stata la titolare di un pub ad avvistare la bambina ormai senza vita: «Cercavo un posto da dove telefonare, il cellulare non aveva campo, quando ho visto una scena che non potrò mai dimenticare». Il corpo galleggiava nella vasca. Sul bordo i vestitini piegati e le scarpe. La donna ha chiamato i carabinieri. Intanto il padre di Maria aveva già dato l’allarme: la figlia non era solita rientrare tardi. Sin dal principio gli investigatori, coordinati dalla procura di Benevento, non hanno escluso nessuna pista. È possibile che la bambina non fosse sola, come sembrano provare alcuni bicchieri di plastica posati sui tavolini a bordo vasca. A San Salvatore nessuno osa dirlo apertamente ma se lo chiedono tutti: è l’opera di un pedofilo? Il padre di Maria, da dieci anni nel Sannio, era da poco stato assunto da una cooperativa, mentre la madre accudiva un anziano come badante. Una famiglia perfettamente integrata, con la bimba che frequentava la quarta elementare e serviva la messa la domenica (Cervasio, Rep).
Liguria Pino Sanguineti, 69 anni, ferroviere in pensione, ex socialista sostenuto dal centrodestra, dal 2014 sindaco di Lavagna nel Tigullio, è finito agli arresti domiciliari. Ai domiciliari anche Gabriella Mondello, sindaco di Lavagna per vent’anni, tre volte parlamentare per il Pdl e l’Udc, «mente» di una trama di favori e intrallazzi del Comune con le famiglie di ‘ndrangheta — sostengono gli inquirenti — dei Nucera e dei Rodà. Al centro di tutto il trasporto dei rifiuti, affidato in subappalto alla società dei Nucera. Cinque persone sono in cella per associazione a delinquere di stampo mafioso, Antonio, Paolo, Francesco Nucera e i cugini Antonio e Francesco Antonio Rodà. Ai politici è contestato il reato di abuso d’ufficio e voto di scambio. Ai domiciliari anche il consigliere comunale Massimo Talerico, parente degli imprenditori calabresi che l’hanno imposto — secondo il pm Alberto Lari — al sindaco perché seguisse gli interessi della famiglia. Il sindaco non l’aveva nominato assessore perché le qualità del «nostro ragazzo» non lo permettevano, ma gli aveva delegato le competenze su demanio e patrimonio. Centoventi pagine di ordinanza del gip ricostruiscono come Mondello e Sanguineti avessero cercato nel 2014 l’appoggio elettorale dei Nucera promettendo proroghe per gli appalti della gestione dei rifiuti, tolleranza per i chioschi abusivi sul litorale, occhi chiusi davanti alla sentenza del Consiglio di Stato che imponeva la demolizione di una veranda-bar in piazza. Più un bel posto per «il nostro ragazzo» che Mondello definisce, «un borderline» e che alle prime obiezioni di un funzionario minaccia di «rompergli la testa» e annuncia che farà sparare a un consigliere d’opposizione. Nel corso dell’indagine è stato sequestrato un arsenale, pistole e fucili, e sono documentati i rapporti della «locale» di Lavagna con la Calabria, traffici di droga e riciclaggio (Della casa, Cds)
(a cura di Roberta Mercuri)