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 2016  giugno 18 Sabato calendario

La doppieta di Morata mette in serie difficoltà la Turchia

Purtroppo per la Juve – e per fortuna del Real Madrid – il prezzo della «recompra» di Alvaro Morata è stato fissato da tempo: 30 milioni. Dopo la doppietta di ieri sera contro la Turchia – gol numero 4 e 5 in Nazionale, con 11 presenze – il valore del centravanti con la valigia è raddoppiato. Il Real Madrid ha incontrato Juanma Lopez, l’agente del giocatore, e ha espresso la volontà di riacquistarlo. Per tenerlo (in competizione con Benzema) o per rivenderlo? Morata vuole giocare con continuità e il Chelsea sembra più avanti degli altri club inglesi, offrendo 60 milioni a Florentino Perez e 6 netti all’anno al giocatore. La Juve attende sviluppi, ma la partenza del giocatore sembra certa.
Morata è stato il terminale di una squadra che ha iniziato male – Sergio Ramos ammonito dopo un minuto per fallo su Burak Yilmaz, che gli aveva rubato palla a centrocampo – ma ha chiuso la pratica poco dopo la mezz’ora. Tre minuti di vera Spagna (e, purtroppo per Fatih Terim, anche di vera Turchia) che bastano e avanzano per ammazzare la partita e far volare le Furie Rosse agli ottavi di finale, insieme a Francia e Italia. Un trionfo del calcio del Mediterraneo, completato proprio a Nizza.
Succede tutto tra il 34’ e il 37’, con la partecipazione attiva del disastroso Mehmet Topal. Morata segna di testa su cross di Nolito, che il difensore turco valuta male; Nolito approfitta di un vero e proprio assist-harakiri dello stordito giocatore del Fenerbahçe, che cerca di servire il suo portiere e invece lancia in porta l’avversario.
Troppa la differenza tra una Spagna che non sta ancora viaggiando al massimo, ma che non prende gol e si gode un Iniesta in forma spaziale, e un’avversaria dilaniata dalle polemiche. Grazie all’assurda formula a 24 squadre, che ripesca anche quattro delle migliori terze, la Turchia non è ancora eliminata, ma il suo Europeo è un calvario. Il pubblico ha fischiato ferocemente Arda Turan, che ha reagito alzando i due pollici verso i suoi tifosi. Difficile dire cosa potrà fare Terim – che a un certo punto si è infuriato, ha strapazzato una bottiglia d’acqua e si è fatto un auto-gavettone – nell’ultima gara contro la Repubblica Ceca. Ieri è riuscito nell’impresa di sostituire all’intervallo l’unico giocatore decente, cioè Calanhoglu. Quanto a Erkin, nuovo acquisto dell’Inter, è stato travolto come tutti. L’impressione è che Martella, del Crotone, non abbia niente da invidiargli.
Spagna-Croazia, martedì prossimo a Bordeaux, interesserà parecchio anche ad Antonio Conte. Da lì uscirà, quasi sicuramente, la nostra avversaria (la Repubblica Ceca può ancora arrivare seconda, ma solo battendo la Turchia e sperando in un largo successo degli spagnoli sui croati). Per quanto riguarda l’ordine pubblico, ci si avvicina a quella data con un certo timore. Delle imprese degli hooligans croati a St. Etienne è scritto altrove, ma anche a Nizza non è andato tutto liscio. Tre sinceri democratici degli Ultra Sur (del Real Madrid) sono in stato di fermo perché stavano andando allo stadio con una bandiera con la svastica. Altri 11 sono stati fermati ed è stato loro impedito l’ingresso allo stadio perché avevano cercato di aggredire tifosi turchi.