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 2016  giugno 19 Domenica calendario

Disegnare mappe, leggere indici e fare pause. Ecco qualche trucco di Matteo Salvo, campione mondiale di memoria, per superare l’esame di maturità

C’è chi, prima dell’esame di maturità, decide di passare la notte piegato sui libri, chi aspetta le 8 del mattino a Sydney per scoprire sul web le tracce delle prove scritte, chi si abbandona allo sconforto del «tanto non lo passerò mai» e trascorre la nottata ascoltando l’inno di tutti i maturandi, «Notte prima degli esami» di Venditti. E poi ci sono loro, i mentalist, quelli che «lo studiare a memoria» è una vera strategia per non fallire e dormono alla vigilia degli esami. Ora, a insegnare le regole d’oro per ottimizzare le proprie sessioni di studio mantenendo la mente sempre lucida, è Matteo Salvo, il primo italiano ad essersi aggiudicato il titolo di International Master of Memory ai Campionati Mondiali di Memoria di Londra nel 2013. Classe 1979, Matteo la maturità l’ha superata da un pezzo e oggi ha deciso di fondare una scuola di apprendimento che consente, attraverso la creazione di «mappe mentali», di memorizzare testi scolastici e non senza fatica. «La differenza fra lo studio efficace e lo studio efficiente è la stessa che passa fra il rullo e la matita per verniciare le pareti di una stanza» spiega, «è fondamentale conoscere le tecniche di memoria per potenziare lo studio e fare la differenza nella preparazione e nei risultati».
Un esempio? «Le mappe mentali». La domanda, lecita, è una: cosa sono le mappe, come si creano o dove si comprano? Altro non sono che rappresentazioni grafiche di un concetto. Si prende un foglio bianco, al centro si disegna un concetto (se è troppo complesso basta una parola significativa cerchiata più volte) e da qui si fanno partire dei rami – più o meno grossi – che corrispondono a concetti correlati al tema di partenza. L’idea di disegnare, utilizzare colori e trasportare sulla carta le nozioni rende più facile la memorizzazione e l’associazione di idee al punto da facilitare lo studio. Tuttavia, creare una mappa è un percorso complesso che può richiedere anche ore. Per chi, come i maturandi, il tempo ormai stringe, ecco quindi che Salvo rivela alcuni trucchi «per studiare meglio». «Alla base di una strategia di studio efficace ci deve essere un atteggiamento attivo, quello di chi esce dagli schemi e non studia solo per imparare, ma come se dovesse spiegare le informazioni apprese» spiega. Per «ottimizzare la resa del ripasso pre-esame bisogna partire dalla fine del testo di studio, leggendo con attenzione l’indice e l’architettura dei capitoli per mettere a fuoco in modo rapido ed efficace i concetti chiave». E se si ha poco tempo? «Sarà fondamentale capire quali obiettivi l’insegnante vuole raggiungere e quali sono le sue aspettative», raccomanda Salvo che rivela come il compromesso perfetto sia quello di crearsi un ciclo di pause e momenti di studio. «Impostare cicli di studio a breve termine, concedendosi pause a intervalli regolari per andare oltre la noia è fondamentale», spiega Salvo secondo cui «lo studio ottimale è fatto di tranche da 40 – 45 minuti e pause da 10-15 minuti utili ad aiutare il cervello a consolidare quello che abbiamo letto». Per i ritardatari la regola è una: «Si può studiare il giorno prima, ma va staccata la spina prima dell’esame».