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 2016  giugno 19 Domenica calendario

Tre nordafricani hanno stuprato un ragazza per tutta la notte. È successo in un casolare vicino ad Arezzo

Una notte da incubo. Un inferno durato molte ore. Violentata fino a quando, al mattino, non è riuscita ad allontanarsi e a chiedere aiuto. È stato un passante a trovarla in lacrime e a chiamare i soccorsi.
La vittima di questa brutale violenza sessuale avvenuta nella tranquilla campagna aretina è una trentenne, ricoverata dalla mattina di giovedì all’ospedale San Donato di Arezzo con il codice rosa, riservato alle vittime di violenza sessuale. La donna avrebbe vissuto una notte terribile bloccata in un casolare isolato di un paesino della Valdichiana e in balia di tre aguzzini.
I dettagli non sono chiari, lo choc della giovane donna è ancora troppo forte. Ma stando a quanto trapelato, avrebbe riferito di essere stata attirata nel casolare con un pretesto da tre nordafricani, fra cui forse anche una donna, e di aver subito una violenza sessuale durata una lunghissima notte. Le indagini della polizia sono scattate subito, come subito è partita la caccia agli aggressori. Anche se i ricordi della donna sono ancora confusi, gli inquirenti non avrebbero dubbi sulla violenza subita, confermata dai riscontri medici.
Non è ancora chiaro se a violentarla sia stata una persona sola o più di una, e se in quella casa ci fosse o no una donna. Solo una volta fuori da quell’inferno e arrivata in ospedale, dove è tuttora ricoverata e protetta, si è sentita al sicuro ed ha raccontato quello che si ricordava.
Le indagini proseguono a ritmo serrato e nel massimo riserbo, partendo dai riscontri per trovare i tre. La vicenda, che potrebbe essere maturata in un contesto disagiato e legato allo spaccio di droga, per la sua brutalità ha avuto anche una eco politica con un nuovo scontro sul tema dei migranti.
IL POST
Con un post su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini ha tuonato che la «ragazza è stata sequestrata e violentata da tre risorse boldriniane da castrare, chimicamente». Immediate le reazioni, a partire dalla stessa Laura Boldrini, che ha ribattuto definendo «incommentabili» le parole di Salvini ed ha replicato con la lettera che ha inviato due giorni fa a Jeremy Corbyn, leader del Partito Laburista in ricordo di Jo Cox. «La sua morte – scrive – ci mostra come alle minacce e ai discorsi di odio nella sfera pubblica e sui social media possano talvolta seguire azioni criminali».
Contro Salvini anche Arturo Scotto, capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana che lo accusa di «delinquenza politica». Il crimine compiuto dai tre uomini, ha detto invece il presidente dei deputati Pd, Ettore Rosato, non «giustifica la speculazione di Salvini contro la Presidente Boldrini» e «non può essere leader chi, offendendo anche le istituzioni, continua a sfruttare fatti gravi per propaganda violenta, populista e razzista». Anche Davide Zoggia del Pd, accusa il leader della Lega di strumentalizzare queste vicende «per guadagnare qualche voto in più a poche ore dai ballottaggi, dequalifica se stesso e la forza politica di cui è a capo».