Corriere della Sera, 17 giugno 2016
Da Latina a Milano, ecco come votano i Vip
«Io sono un personaggio e per il bene della città cercherò di attirare l’attenzione su Latina...», disse Manuela Arcuri, due settimane fa, spendendosi apertamente per il candidato sindaco di Forza Italia, Alessandro Calvi, che in lista aveva suo fratello, l’ingegner Marco Arcuri. Ma poi al candidato azzurro è andata male (solo quarto) e ora la bella attrice, domenica, al ballottaggio tra il candidato di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini e Damiano Coletta della lista civica «Latina Bene Comune», dice che voterebbe volentieri per quest’ultimo. «Ma sono fuori, in Spagna, per lavoro – aggiunge – Così per Coletta voterà Marco, mio fratello».
A Roma, invece, ha votato al primo turno e voterà anche domenica la scrittrice Carmen Llera Moravia. E non ha dubbi: «Qui purtroppo ha già vinto Virginia Raggi e infatti ultimamente ho visto salire tanta gente sul carro dei Cinque Stelle. Però io voterò Giachetti come il 5 giugno...». Lancia il sasso nello stagno, Carmen Llera. In effetti, la Raggi il 5 giugno ha fatto il pieno anche tra i vip. «Se saranno coraggiosi, i romani sceglieranno Raggi», disse alla vigilia Antonello Venditti. Un endorsement, il suo, clamoroso quanto quelli di Sabrina Ferilli, Lucrezia Lante della Rovere e Claudio Santamaria, il protagonista di Lo chiamavano Jeeg Robot. Per Giachetti, invece, si sono già schierati apertis verbis Maurizio Costanzo, Enrico Lucherini, Simona Izzo e Ricky Tognazzi. «E se potessi votare anche a Torino – continua Carmen Llera in vena di confidenze – voterei per Piero Fassino. Perché Torino, ci son stata un mese fa, è ordinata, pulita e traboccante di cultura». Già. Né nani né ballerine sotto la Mole: il rigore sabaudo trova conferma nell’assoluta assenza di effetti speciali per la chiusura della campagna di Piero Fassino (Pd) e Chiara Appendino (M5S). Diversa, invece, la situazione a Napoli, dove per l’appello finale di Gianni Lettieri, del centrodestra, hanno accettato l’invito il cantante neomelodico Gigi Finizio e il tronista di «Uomini e donne» Amedeo Barbato. Dichiarati sostenitori del sindaco Luigi de Magistris sono invece Eugenio Bennato, Enzo Avitabile e l’ex campione di boxe Patrizio Oliva. A Napoli, però, ha fatto rumore l’ endorsement dell’attore Peppe Lanzetta, che dopo 5 anni ha detto addio a de Magistris dichiarando di votare per Lettieri («È lui l’uomo giusto»). Nessuna sorpresa, invece, a Bologna dove dal jazzista Paolo Fresu allo scrittore Carlo Lucarelli, al compositore Ezio Bosso, il mondo della cultura sembra stare tutto dalla parte del sindaco Virginio Merola (Pd). Per la sua sfidante, Lucia Borgonzoni della Lega Nord, solo un nome famoso per ora si è fatto avanti: l’ex portiere della Nazionale Gianluca Pagliuca.
A Trieste Roberto Dipiazza (centrodestra) può contare sul sostegno dell’ex stella del basket azzurro Alberto Tonut, mentre il suo avversario Roberto Cosolini (centrosinistra) annovera con orgoglio tra chi gli vuol bene l’attrice di teatro Barbara Della Polla.
A Milano, infine, fra le oltre 200 persone che ieri hanno firmato un appello di sostegno al candidato sindaco del centrosinistra, Beppe Sala, spiccano il premio Oscar Gabriele Salvatores, il regista Silvio Soldini, la scrittrice Carmen Covito, le attrici Lella Costa e Cristiana Capotondi, il cantautore Eugenio Finardi, il filosofo Giulio Giorello... Ma c’è un filosofo, Stefano Zecchi, pure per Stefano Parisi, il candidato del centrodestra, ben visto anche lui da volti conosciuti come Albertina Marzotto, Simona Tagli, Umberto Smaila e Mara Venier, che ha deciso inoltre di fare da madrina della chiusura della sua campagna. Se non è l’Isola dei famosi, poco ci manca.